Xiaomi Pad 5, la recensione @TheGeekerz

Xiaomi Pad 5

399.00
8.5

Display

10.0/10

Hardware

9.0/10

Autonomia

8.5/10

Software

7.5/10

Materiali & costruzione

7.5/10

Pros

  • Display
  • Autonomia
  • Hardware
  • Software
  • Audio

Cons

  • Manca connessione dati
  • Manca jack 3,5 mm
  • Manca slot MicroSD
  • Fotocamera frontale su lato corto
  • Opzioni personalizzazione display

Dopo un paio di settimane di utilizzo domestico intenso, è arrivato il momento della recensione di Xiaomi Pad 5, qui @TheGeekerz

Prima di lasciarvi alla lettura della recensione dello Xiaomi Pad 5, permettetemi una breve considerazione. Come scrissi nell’articolo di presentazione, i tablet hanno subito una crisi molto importante in termini di vendite, tanto che anche sua maestà iPad da Cupertino ha visto ridursi notevolmente i suoi numeri, pur rimanendo il re del mercato. Il discorso è tanto più vero per i tablet Android, da sempre vittime di un complesso di inferiorità importante, legato al fatto che il sistema operativo di Mountain View, anche se notevolmente migliorato rispetto al passato, non è mai riuscito ad imporsi quale alternativa completa ad un notebook/laptop. Lo Xiaomi Pad 5 oggetto della mia recensione è un modello ormai “vecchio”, fu lanciato nel Settembre 2021, e non si sottrae a quanto appena detto in merito all’operatività. Ha un grosso merito, però: come dispositivo da divano non ha, praticamente rivali.

Xiaomi Pad 5, la confezione

C’è giusto l’essenziale all’interno della scatola deloo Xiaomi Pad 5: oltre al tablet, troviamo solo l’alimentatore da 22,5 Watt ed il cavo USB “C”. Scelta curiosa quella del caricatore da parte di Xiaomi, visto che la batteria da 8720 mAh supporta la ricarica rapida fino a 33 Watt. Piccolo appunto: costava così tanto mettere almeno una cover?

VOTO: 6

Costruzione, Materiali, Design, Ergonomia

Lo Xiaomi Pad 5 è un tablet dalle dimensioni importanti, anche per il suo display, un LCD IPS da ben 11 pollici; ma, nonostante ciò, il peso di poco più di 510 grammi e, soprattutto, lo spessore di soli 6,9 mm, restituiscono la sensazione di un dispositivo decisamente molto maneggevole e leggero. Il merito, se così lo vogliamo definire, è della scocca posteriore in semplice plastica, o policarbonato, come si dice se si vuole essere meno “popolani”; il frame è in alluminio. Devo però ammettere che, soprattutto nella colorazione Pearl White del modello che ho ricevuto in prova, la sensazione è tutt’altro che cheap. La plastica, inoltre, caso mai utilizzaste lo Xiaomi Pad 5 senza cover di protezione, offre una buona resistenza agli urti. Certo, se lo tenete in mano per un paio d’ore, per quanto ridotto, si tratta sempre di mezzo kilo di peso che, a lungo andare, si fanno sentire. Il trattamento oleofobico del vetro non è proprio il  massimo e non ci vorrà molto per ritrovarsi con lo schermo pieno di ditate, soprattutto quando si gioca.

VOTO: 7,5

Hardware & scheda tecnica

La scheda tecnica dello Xiaomi Pad 5 identifica un prodotto che, almeno al momento del suo arrivo sul mercato, poteva tranquillamente definirsi top di gamma; vediamola nello specifico.

  • Display: LCD IPS da 11 pollici, risoluzione 1600 x 2560 WQHD+, Dolby Vision
  • Processore: Snapdragon 860
  • Scheda grafica: Adreno 640
  • RAM: 6 GB
  • Memoria: 128 (modello in prova)/256 GB, non  espandibile
  • Sistema operativo: Android 12, MIUI 13.1.5
  • Fotocamera posteriore: 13 Mpx, f/2.0
  • Fotocamera anteriore: 8 Mpx, f/2.0
  • Connettività: USB “C” 2.0, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, dual-band, Wi-Fi Direct, Bluetooth 5.0, A2DP, LE
  • Extra: quattro speakers
  • Sicurezza: sblocco con riconoscimento 2D del volto
  • Batteria: 8720 mAh, ricarica rapida a 33 Watt (alimentatore in dotazione da 22,5 Watt)
  • Dimensioni: 254.7 x 166.3 x 6.9 mm
  • Peso: 511 grammi
  • Colori: Cosmic Gray, Pearl White (modello in prova), Green

Diciamo che ce n’è in abbondanza per non andare mai in crisi qualunque sia l’utilizzo che si sta facendo del tablet, anche se, come vedremo in avanti, la mancanza della connessione dati tramite SIM e la non espandibilità della memoria, soprattutto in questa versione da “soli” 128 GB, lo penalizzano molto rispetto ai concorrenti. Su uno dei due lati lunghi si possono notare i pin di connessione con la tastiera esterna, venduta a parte, così come la “pen” da collegare via Bluetooth.

VOTO: 8,5

Software

Dal punto di vista SW, abbiamo Android 12 e l’amata/odiata interfaccia MIUI, in una versione particolare, studiata apposta per l’uso sul tablet. Il risultato, caso mai non ci si accorgesse, scimmiotta (come sempre) e prende più di una ispirazione dal sistema operativo della controparte Apple. Prova ne sia la taskbar alla base dello schermo. Speriamo che, prima o poi, questa voglia di iOS lasci per sempre le menti degli ingegneri Xiaomi. Stranamente, dopo aver caricato un aggiornamento che ha portato la MIUI alla versione 13.1.5 e le patch di sicurezza allineate a Gennaio 2023, le opzioni di personalizzazione dello schermo si sono drasticamente ridotte. Non si può più, infatti, scegliere il formato della griglia delle icone, che possono essere al massimo quattro per ogni linea mentre, prima dell’update erano sei. Anche per la dimensione dei widget, le possibilità di intervento sono decisamente scarse. Per carità, non si tratta di grosse lacune ma, come sempre, sarebbe meglio lasciare che sia l’utente a decidere cosa gli serve e cosa non ritiene indispensabile. Lo scrolling dall’alto verso il basso mostrerà, rispettivamente, le notifiche se azionata dalla parte sinistra dello schermo ed il centro di controllo dalla parte destra. Inutile ripetere da dove arriva l’ispirazione, vero? In ogni caso, lo Xiaomi Pad 5 resta un tablet che restituisce al meglio ogni cosa gli si chieda e questo, ovviamente, è un bel punto a favore del SW.

VOTO: 7,5

Comparto fotografico

Ovvio che il comparto fotografico di un tablet non sia fra le specifiche più importanti ed anche per lo Xiaomi Pad 5 vale lo stesso discorso. La dotazione prevede una fotocamera principale da 13 Mpx ed una frontale da 8 Mpx. Peccato che quest’ultima sia posizionata su uno dei lati corti, rendendo così difficoltoso centrare il soggetto quando si utilizza il tablet posto in orizzontale durante una videochiamata.

VOTO: NG

Prestazioni, autonomia e multimedialità

Lo schermo dello Xiaomi Pad 5, per quanto sia un LCD IPS e non un AMOLED è, senza ombra di dubbio, l’elemento migliore. Dotato di una possibilità incredibile di opzioni per luminosità, colore, refresh-rate (io utilizzo sempre i 120 Hz), regolazione dei bianchi e protezione degli occhi, si lascia guardare ed usare senza perdere un colpo. Il supporto al Dolby Vision, inoltre, garantisce una marcia in più quando lo si utilizza per gustarsi un bel film. Il meglio di se, ça va sans dire, lo esprime durante il gaming, anche quello più spinto. Le dimensioni, a volte, rendono difficoltoso l’utilizzo dei comandi ma, con il mio gioco di rally preferito, non ho mai avuto il benchè minimo problema. Ottimo anche l’audio garantito dai quattro altoparlanti, che offrono un’ottima stereofonia ed il supporto al Dolby Atmos. Ottima l’autonomia garantita dalla batteria da 8720 mAh: si arriva tranquillamente ai tre giorni se non si sottopone lo Xiaomi Pad 5 a stage massacranti di utilizzo. Come detto in apertura, curiosa la scelta di offrire in dotazione l’alimentatore da 22,5 Watt con la batteria che supporta la ricarica rapida a 33 Watt.

VOTO: 8,5

Connettività

C’è tutto quello che serve, magari non nelle ultimissime versioni, vedi il Bluetooth 5.0 ma, spiace doverlo sottolineare, fa molto più notizia quello che manca. Un tablet come lo Xiaomi Pad 5 dovrebbe garantire una flessibilità tale da permettere all’utente di poterlo utilizzare anche in un ambito diverso da quello di casa, senza costringerlo ad un’anacronistica e scomoda connessione con un hotspot. Invece, con una scelta che ha dell’inconcepibile, manca proprio lo slot per una SIM che permetta al tablet di rendersi indipendente e, di conseguenza, essere sempre pronto all’uso in ogni situazione. Peccato davvero!

VOTO: 4,5

Xiaomi Pad 5, considerazioni finali

Al momento della sua uscita, lo Xiaomi Pad 5, in questa versione che ho in prova, costava 399€; dopo 18 mesi la situazione non è cambiata granchè e l’offerta migliore che ho trovato in rete è quella di Ebay, a 349€. Oltretutto, viste anche le voci che narrano del probabile lancio di uno Xiaomi Pad 6, non è più disponibile sullo store ufficiale di Xiaomi. In ogni caso, fermo restando quanto scritto a proposito della mancanza della SIM, lo Xiaomi Pad 5 resta, anche ad un anno e mezzo dall’arrivo in Italia, uno dei tablet Android migliori che ho provato.

VOTO FINALE: 7,08

Scritto da

Coordinatore Infermieristico per professione... Blogger per passione. Devo aggiungere altro?

Verified by MonsterInsights