POCO X6 5G, la recensione @TheGeekerz

Il meteo impedisce la classica grigliata fuori porta di Pasquetta? Niente di meglio che godersi la recensione del POCO X6 5G qui @TheGeekerz.

Il POCO X6 5G è uno dei tanti smartphone della galassia Xiaomi che, a fronte di un prezzo, tutto sommato, contenuto, (370€ per questa versione 12/512 GB), offre contenuti di assoluto valore, che lo pongono in uno dei primi posti dell’ipotetica classica dei migliori mid-level. Il problema, dato lo sterminato numero di dispositivi, è individuarlo fra i molti disponibili, visto che il subbrand del colosso cinese risulta ancora poco (scusate il gioco di parole) conosciuto fuori dalla cerchia dei veri appassionati. Vediamo come si è comportato nella mia recensione.

POCO X6 5G, la confezione

Un esempio di come dovrebbero essere TUTTE le confezioni degli smartphones (vero Apple e Samsung?). All’interno della scatola, nei classici colori POCO marrone scuro con serigrafie gialle, troviamo l’alimentatore da 67 Watt, il cavo USB “C”, una bella cover in silicone antracite, la solita manualistica ed il pin per la rimozione della slitta porta SIM. Un unico appunto per la cover che, seppur non come il telefono, attira qualche ditata di troppo. Brava Xiaomi!

VOTO: 9

Costruzione, Materiali, Design, Ergonomia

Nell’articolo di presentazione, che potete leggere cliccando sul link in apertura, ho definito il POCO X6 5G Mr Dust, cioè Sig. Polvere. Lo smartphone, che scende nell’arena per combattere contro i migliori mid-level del mercato, quali, ad esempio, il realme 12 Pro+ appena recensito e con il quale condivide parte dell’HW, è costruito interamente in policarbonato. E fin qui, visto anche il prezzo di vendita ufficiale (369,90€ in questa versione 12/512 GB), nulla da obiettare. Peccato che la plastica utilizzata, e lo potete notare nella foto qui sopra, soprattutto nella zona dell’iconico supporto delle fotocamere, attiri più polvere che una cantina buia e, come se non bastasse, qualora non si utilizzasse la bella cover in dotazione, dopo due minuti il POCO X6 5G sarà interamente ricoperto di ditate.

Per il resto il telefono è costruito a regola d’arte, nonostante anche il frame sia in plastica. Da notare anche la perfetta simmetricità dei bordi, molto sottili su tutti i lati; ottimo, a mio sindacabile (ovviamente) parere il design total flat, che resta il mio preferito. Oltretutto, il peso ridotto (180 grammi) ne facilita la maneggevolezza favorendo l’ergonomia. Attenzione all’utilizzo senza cover, al netto dei problemi citati in precedenza: Mr. Dust, infatti, ha la brutta tendenza a scivolare dalle mani con facilità. Classico, per la produzione POCO degli ultimi modelli, il retro dello smartphone, con una sezione a tutta larghezza del supporto che ospita le tre fotocamere: principale da 64 Mpx, ultra grandangolare da 8 Mpx e macro da 2 Mpx. Già che ci siamo, citiamo anche la fotocamera frontale, quella 16 Mpx ben conosciuta da chi utilizza dispositivi Xiaomi. Il bellissimo display AMOLED da 6,67 pollici è protetto da vetro Gorilla Victus, anche questa una scelta non comune fra i mid-level concorrenti.

Ottima la scelta di mantenere il jack da 3,5 mm per le cuffie cablate e, ancora di più, quella di averlo sistemato sulla cornice superiore, affiancato al secondo speaker, dove non disturba se vogliamo appoggiare il telefono in verticale.

VOTO: 7

Hardware & scheda tecnica

Appena acceso lo smartphone, lo splendido display AMOLED da 6,67 pollici con risoluzione 1,5K (1220 x 2712 pixels) e refresh-rate a 120 Hz, ci accoglie con tutti i suoi 1800 nits di luminosità di picco. Ovviamente tale condizione si ottiene per pochi secondi in specifiche e determinate situazioni; nella normalità sono poco più di 500 nits che arrivano a 1200 nella modalità HBM (High Brightness Mode). Al di là dei numeri, posso dirvi che la visibilità sotto il sole resta molto buona, pur senza aggiungere picchi di eccellenza.

Ci sono tante opzioni di personalizzazione dello schermo, mantenute anche dopo l’aggiornamento ad HyperOS arrivato proprio qualche giorno fa, che permettono di costruirsi lo schermo quasi su misura. Una citazione per l’Always-on-Display; anche su questo modello è stata mantenuta l’assurda limitazione dei 10 secondi di funzionamento che, detto fuori dai denti, non ha proprio ragione di esistere. Pertanto, prendetevi cinque minuti di tempo per cercare la soluzione su Google, e risolverete il problema. Il resto dell’HW è quanto di meglio, compatibilmente con la necessità di contenere il prezzo di vendita, ci si possa aspettare in un mid-level come questo. Da ricordare che il POCO X6 5G è il primo smartphone ad utilizzare il nuovo processore Snapdragon 7s Gen2, appena lanciato da Qualcomm. Vediamo la scheda tecnica completa:

  • Display: AMOLED da 6,67 pollici, 1,5K, Dolby Vision, refresh-rate a 120 Hz, luminosità max 1800 nits, Corning Gorilla Glass Victus
  • Processore: Snapdragon 7s Gen2 5G
  • Scheda grafica: Adreno 710
  • RAM: 8/12 (versione in prova) GB dinamica (+ 6 GB)
  • Memoria: 256/512 (versione in prova) GB non espandibile
  • Sistema operativo: Android 14, MIUI 14.6..0
  • Fotocamere posteriori: principale  64 Mpx, f/1.8, 25mm (wide), 0.7µm, PDAF, OIS; ultra grandangolare 8 Mpx, f/2.2, 118˚ (ultrawide), 1/4.0″, 1.12µm, macro 2 Mpx, f/2.4
  • Fotocamera anteriore: 16 Mpx, f/2.5, (wide)
  • Connettività: Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, dual-band, Wi-Fi Direct, Bluetooth 5.2, A2DP, LE, 5G, Dual-SIM, NFC
  • Extra: doppio speaker stereo, porta infrarossi, jack audio 3,5 mm
  • Sicurezza: sensore impronte a display, sblocco con riconoscimento 2D del volto
  • Batteria: 5000 mAh, ricarica rapida a 67 Watt
  • Dimensioni: 161.2 x 74.3 x 8 mm
  • Peso: 181 grammi
  • Colori: Black (versione in prova), White, Blue

VOTO: 8,5

Software

Come potete vedere dalla foto, al momento della prima accensione, il POCO X6 5G era equipaggiato con Android 13 e l’interfaccia MIUI nella versione 14.0.6. Proprio qualche giorno fa, è arrivata l’attesa notifica della disponibilità di HyperOS, che ho prontamente scaricato ed installato.

Come certamente sapranno tutti coloro i quali utilizzano un dispositivo Xiaomi già aggiornato ad HyperOS, il nuovo Sistema Operativo, in realtà, è più un affinamento dal punto di vista estetico che non una vera e propria rivoluzione. Resta, in ogni caso, la percezione della completezza di questa nuova interfaccia che, oltretutto, in questa versione per il POCO X6 5G, è dotato di uno store specifico, dal quale attingere temi, sfondi e suonerie per rendere il proprio smartphone veramente “esclusivo” e personale.

Attenzione ad una cosa, che ho trovato molto fastidiosa: quando tenete premuto sulla zona del display libera, per accedere alle impostazioni dello schermo ed ai widget, non vi si aprirà la classica pagina dei widget di Android, ma quella proprietaria di Xiaomi. Bisogna smanettare un momento per trovare quella cui tutti siamo abituati. Capisco la personalizzazione, ma bisogna sempre tenere presente, cari costruttori, che non tutti gli utenti sono così smaliziati come noi. Altra cosa da evidenziare, la presenza di bloatware davvero eccessiva, soprattutto per uno smartphone che esce nel 2024. Vero che si tratta di una consuetudine cinese e che tutto si può disinstallare, ma è sicuramente troppo.

VOTO: 7,5

Comparto fotografico

La prova completa è disponibile QUI.

VOTO: 7

Prestazioni, autonomia e multimedialità

Detto del fantastico display, uno dei punti di forza del POCO X6 5G, una menzione speciale è riservata anche all’audio. La presenza di due altoparlanti veri, posti sule due cornici più corte, permette di ricreare un ottimo effetto stereo e, cosa alquanto rara, con un volume ed una fedeltà sonora di tutto rispetto. Non manca, inoltre, il supporto al Dolby Atmos. Le prestazioni garantite dal processore Snapdragon 7s Gen2, dai 12 GB di RAM (espandibili virtualmente di altri 6 GB) e della scheda grafica Adreno 710 sono di alto livello. Pur non essendo un Gaming Phone, il POCO X6 5G, infatti, se la cava alla grande anche con giochi ingordi di risorse come Aphalt 9 o COD. Mai rilevato un lag o perdita di frame significativa. Il tutto, come sottolineato, con un suono d’eccellenza. A conferma della bontà del progetto, il POCO X6 5G non raggiunge mai temperature preoccupanti, anche dopo lunghe sessioni di gioco o la visione di video.

La batteria da 5000 mAh sfrutta la poderosa ricarica da 67 Watt, che permette il “pieno” di energia in poco meno di 45 minuti, mettendo al riparo dalla necessità di soste intermedie durante la giornata. L’autonomia è di tutto rispetto e, nella mia configurazione tipo, permette di arrivare a sera con un buon 20% di carica residua. Nulla vieta di fare ancora meglio con una configurazione meno energivora della mia.

VOTO: 8

Connettività e comparto telefonico

Dal Wi-Fi 6 al Bluetooth 5.2, dall’NFC al 5G, al POCO X6 5G (appunto) non manca nulla per interfacciarsi con il mondo esterno, compreso il jack da 3,5 mm per le cuffie con cavo. Peccato la porta USB “C” non veicoli il segnale video, ma sarebbe stato chiedere un po’ troppo su un dispositivo di questa fascia di mercato.

VOTO: 8

POCO X6 5G, considerazioni finali

Arrivati alla fine della recensione, il POCO  X6 5G, si è confermato un ottimo dispositivo mid-level, del tutto paragonabile al concorrente citato in apertura, ma senza presentare la stessa tendenza ad aumentare la temperatura quando lo si sottopone ad un uso stressante. Il display dimostra tutte le sue qualità quando si visualizzano video ad alta risoluzione, mostrando colori, contrasti e rispetto dei toni degni di un top di gamma. Lo stesso vale per l’audio e l’autonomia. Al netto del prezzo ufficiale, comunque molto concorrenziale, il POCO X6 5G come quello in prova, nella configurazione 12/512 GB, nero, si trova su Amazon a 294€. Un ottimo value for money, credetemi. In ogni caso sono disponibili anche le versioni 8/256 GB e 12/256 Gb che costano, ufficialmente, rispettivamente, 299 e 329€.

VOTO FINALE: 7,85

Scritto da

Coordinatore Infermieristico per professione... Blogger per passione. Devo aggiungere altro?

Verified by MonsterInsights