Huawei Watch GT 4, la recensione @TheGeekerz

Huawei Watch GT 4

269,90€
9.4

Design

10.0/10

Autonomia

10.0/10

Hardware

9.0/10

Display

9.0/10

Design

9.0/10

Pros

  • Autonomia
  • Design
  • HW
  • Monitoraggio salute
  • Monitoraggio sonno

Cons

  • Risposta alle notifiche pessima
  • NFC per pagamenti limitato a Banca Intesa
  • Assistente vocale solo con smartphones Huawei

A dieci giorni di distanza dalla presentazione, arriva il momento della recensione di Huawei Watch GT 4 qui @TheGeekerz.

Huawei Watch GT 4, uno smartwatch “definitivo”

So già cosa state pensando; in un mondo come quello della tecnologia, parlare di qualcosa di “definitivo” è un azzardo, vista la velocità con la quale le novità si susseguono e ciò che è nuovo oggi è già superato domani. Per quanto riguarda il mondo del “wearable”, soprattutto per gli smartwatch, però, il discorso diventa leggermente diverso. Con il passare delle versioni rilasciate negli anni, diventa sempre più difficile dotare un orologio di questa tipologia, di novità degne di nota. Di conseguenza, troveremo affinamento costruttivo, processori sempre più potenti, display sempre più luminosi e qualche chicca legata alla salute. Nulla di veramente eclatante che possa farci venire la smania di cambiare da un anno all’altro per un motivo valido. Nella mia collezione di vari modelli, come potete vedere dalla foto, spiccano due Fossil un po’ datati ed un TicWatch 3 Pro LTE decisamente più recente, tutti con WeearOS. Posso affermare senza ombra di dubbio che, al di là di qualche ora di autonomia in più per il TicWatch, l’esperienza di utilizzo è assolutamente identica.

Per il Huawei Watch GT 4 vale lo stesso discorso: non fa nulla di più di quanto è possibile fare con i principali concorrenti che vedete nell’immagine, ma l’esperienza d’uso quotidiana mi ha lasciato ampiamente soddisfatto. Esaurito il doveroso preambolo, voglio ricordarvi che, come sempre quando recensisco uno smartwatch, punto proprio sull’esperienza quotidiana e sulle prestazioni. Per tutto quello che riguarda design, HW, SW, ecc, vi rimando all’articolo di presentazione, cliccando sul link in apertura di articolo. E per parlare subito di prestazioni, la cosa che mi ha sbalordito, e non uso il termine a caso, è l’autonomia della batteria, della quale Huawei non dichiara la capacità ma che, navigando in rete, ho scoperto essere da 525 mAh. L’ho caricato al 100% il 25 Gennaio, il giorno in cui ho cominciato a tenerlo al polso e oggi, 4 Febbraio, il Huawei Watch GT 4 ha ancora il 27% di autonomia residua.

Nessuno degli smartwatch in mio possesso, né quelli che ho provato in passato ha mai raggiunto un traguardo simile. Risultato ottenuto, tra l’altro, lasciandolo acceso dalle 6 del mattino alle 23, con Always-on-Display attivo e, in un paio di occasioni senza spegnerlo per 48 di fila, in modo da testare la funzione di analisi del sonno. Sono convinto che quel 27% residuo potrebbe durare ancora un paio di giorni, avvicinandosi, di fatto, ai 14 giorni promessi da Huawei.

E proprio l’analisi del sonno è uno di quegli aspetti dove Huawei Watch GT 4 si esprime al meglio, come potete vedere dagli screenshoots qui sopra. Bisogna sempre ricordare che, nonostante i dati che lo smartwatch può analizzare, non deve essere considerato uno strumento sanitario, per cui le informazioni raccolte devono sempre essere intese a titolo informativo e non diagnostico. Tornando al sonno, potete vedere, sia in forma numerica che grafica, l’andamento della notte di riposo che, purtroppo, per quanto mi riguarda, è segnato da un’insonnia cronica per la quale difficilmente riesco a superare le tre ore di sonno. Una funzione molto interessante, come da terzo screenshoot, è l’analisi della “consapevolezza del respiro nel sonno“, per valutare la presenza di eventuali apnee.

Ovviamente, in quello che possiamo chiamare “pacchetto salute”, troviamo tutte le funzioni di controllo per tenere sotto osservazione frequenza cardiaca, SpO2, temperatura (anche in modo continuo), livello di stress, attività fisica, ciclo mestruale, conteggio delle calorie assunte/perse. Per alcune di queste, qualora si volesse avere accesso ad informazioni ancora più dettagliate, è necessario un abbonamento, ma vi posso garantire che anche nella versione, chiamiamola base, abbiamo a disposizione tutto quello che serve.

Finalmente, è la prima volta che lo trovo, fra le cento è più attività sportive che è possibile monitorare con il Huawei Watch GT 4, c’è anche il mio amato Padel. L’analisi degli allenamenti, almeno per quelli più importanti, prevede un’interfaccia specifica e sono tanti i dati che durante l’attività sono tenuti sotto controllo. Oltretutto il Huawei Watch GT 4 tiene aggiornato l’utente con un comodo assistente vocale che informa sui risultati ottenuti ogni dieci minuti, anche nelle fasi intermedie dell’attività sportiva. Tantissimi, oltretutto, i risultati visualizzabili sull’applicazione Health.

Anche in questo caso, il Huawei Watch GT 4 si pone davanti a tanti concorrenti, primi fra tutti i dispositivi WearOS, molto parchi di informazioni quando si tratta di attività sportive. Non ho avuto modo di provarlo in piscina, ma sappiate che il Huawei Watch GT 4 è certificato IP68 e per la resistenza in acqua fino a 5 ATM. In pratica l’orologio resiste, in forma statica, all’immersione a 50 metri per dieci minuti. Ovviamente non è un modello destinato a chi fa diving estremo, ma sarà possibile utilizzarlo al mare ed in piscina senza problemi.

Le possibilità di personalizzazione sono tantissime, a partire dalle centinaia di watchfaces disponibili. Di fatto, è possibili “costruirsi” il Huawei Watch GT 4 su misura, rendendolo unico. Esiste anche uno store di applicazioni ma, in tutta onestà, non vi ho trovato nulla di così interessante. Una parola su HarmonyOS, il sistema operativo che “muove” lo smartwatch e che rende compatibile lo smartwatch con Android e iOS anche se, in questo caso, alcune delle funzioni, come le chiamate vocali, ad esempio, risulteranno inesorabilmente castrate dai dispositivi made in Cupertino: noblesse oblige? Le modalità di gestione sono quelle tipiche di uno smartwatch di questo livello, con la possibilità di accedere a tutte le funzioni sia attraverso gli swipe su/giù e destra/sinistra, che attraverso l’utilizzo della corona rotante. Il sistema operativo ha raggiunto la piena maturità e non ho mai avuto nessun problema. Peccato che l’NFC sia “castrato” e permetta i pagamenti contactless solo con Banca Intesa.

Ed eccoci arrivati alla fine di questa recensione del Huawei Watch GT 4, uno smartwatch che, ancora una volta, mostra al mondo quanto l’azienda cinese abbia saputo impegnarsi ed ottenere dai suoi prodotti. È un orologio che, a seconda del quadrante scelto, può tranquillamente essere scambiato per un normale cronografo da uomo, soprattutto in questa versione con cassa da 46 mm. Al di là di alcune “cadute” (vedi NFC limitato) o la mancanza dell’analisi dell’ECG, ha una dotazione pressoché completa. Il prezzo ufficiale di questa versione è di 269,90€ ed in regalo si ottiene un cinturino aggiuntivo in “fluoroelastomero”, del valore di 40€, chiamato HUAWEI EasyFit 2 Olive Green. Io fossi in voi, non me lo lascerei sfuggire, soprattutto se non vi interessano le funzioni di WearOS, sicuramente più sfruttabili ma anche, decisamente, divoratrici di batteria.

 

Scritto da

Coordinatore Infermieristico per professione... Blogger per passione. Devo aggiungere altro?

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