Huawei P smart

Huawei P smart, la recensione di The Geekerz

Huawei P smart

8.2

Materiali

10.0/10

Manegevolezza & ergonomia

9.0/10

Batteria

8.0/10

Display

8.0/10

Fotocamera

6.0/10

Pros

  • Materiali & costruzione
  • Ergonomia
  • Batteria
  • Rapporto qualità/prezzo
  • Display

Cons

  • Prestazioni
  • Fotocamera
  • Audio
  • Design

Dopo qualche “intoppo” di troppo, che ha causato un ritardo insolito per le mie abitudini, siamo arrivati, finalmente, al momento della verità per Huawei P smart, l’ennesimo mid-level del brand cinese. Come se la sarà cavata? Non resta che continuare nella lettura dell’articolo e nella visione del video. Pronti? Andiamo!

Huawei P smart

Huawei P smart, la scheda tecnica

  • Processore Kirin 659 16nm Octa core, 2.36GHz*4+1.7GHz*4
  • Display 5.65″ FHD 2160 x 1080 pixel 18:9
  • 3 GB di RAM
  • 32 GB di memoria
  • Dual Sim
  • Doppia fotocamera posteriore 13+2 Mpx
  • Fotocamera anteriore 8 Mpx
  • Batteria da 3000 mAh
  • Android Oreo 8.0
  • EMUI 8.0
  • Wi-Fi 802.11 b/g/n
  • 4G LTE
  • Sensore impronte digitali configurabile
  • Bussola, Sensore di luce ambientale, Sensore di prossimità, Sensore di gravità
  • Dimensioni: 150,1 x 72,05 x 7,45
  • Peso: 143 g

La confezione

Huawei P smart

Quanto di più classico disponibile nello sterminato catalogo Huawei/Honor tanto che, a parte il colore della scatola, è esattamente uguale a tutta la produzione mid-level del (dei) brand. All’interno caricatore da parete (non supporta la carica rapida), cavo USB-MicroUSB, auricolari off-ear di mediocre qualità e pin per la rimozione del cassetto porta SIM-MicroSD.

Materiali, costruzione, ergonomia

Huawei P Smart

Anche in questo caso, Huawei P smart è un classico che più classico non si può. Alluminio a profusione ad eccezione delle bande in plastica inferiore e superiore che nascondono la zona delle antenne. Non ci sono problemi di costruzione e l’accoppiamento fra i differenti materiali non presta il fianco a critiche particolari. Il rovescio della medaglia è che il dispositivo ha uno stile ed un design decisamente anonimo, soprattutto nella parte posteriore, molto simile ad altri smartphone della casa. La scelta delle due fotocamere affiancate, ed anche un po’ troppo sporgenti, è decisamente superato. Da applaudire la scelta di contenere le dimensioni, sia generali che quelle del display. Insieme al lavoro di affinamento delle cornici, ci si ritrova con un dispositivo molto comodo da utilizzare, che calza perfettamente il palmo della mano e che, cosa molto importante, non ha la brutta tendenza a scivolare dalle mani. Anche la disposizione dei comandi segue lo schema consolidato che vede sul bordo destro il tasto accensione ed il bilanciere del volume, mentre su quello sinistro il cassetto porta SIM/MicroSD.

Hardware

Huawei P smart

Si comincia con il processore, un Kirin 659 che equipaggia altri modelli della casa, anche con il brand Honor. Ci sono 3 GB di RAM e 32 Gb di memoria espandibili con MicroSD. Peccato che, con una scelta che non mi stancherò mai di criticare, se si opta per l’incremento della memoria bisogna rinunciare ad una delle due SIM supportate. Huawei P smart offre una buona dotazione a livello di sensori: accelerometro, giroscopio, bussola, sensore di luminosità e di prossimità. Non manca il led per la segnalazione delle notifiche, a mio parere sempre utile su ogni smartphone. Il sensore delle impronte digitali trova posto sulla cover posteriore; non è velocissimo come altri modelli del brand, ma offre una serie di azioni, se opportunamente configurato, che vanno dall’apertura della barra delle notifiche allo scatto di foto.

Software

Contrariamente al “cugino” Honor 7X, Huawei P smart arriva nelle nostre mani già equipaggiato con Android Oreo 8.0.0 e la stessa versione dell’interfaccia proprietaria EMUI. Il cambio importante di numerazione della U.I., però, non porta chissà che cambiamenti in dote. Troviamo, infatti, le gestures cui siamo abituati dai “vecchi” modelli quali, ad esempio, l’attivazione del display con il doppio tocco o l’acquisizione di uno screenshoot con lo scorrimento di tre dita (che non sono mai riuscito a far funzionare).

Huawei P smart

Una novità interessante è quella del tasto “menu” flottante, che permette di eseguire alcune azioni senza la necessità di utilizzare la barra di navigazione, come tornare alla home, attivare il multitasking, tornare alla pagina precedente. Una vera e propria comodità. Non manca la sempre utile possibilità di personalizzare il dispositivo attraverso il fornitissimo store dei temi. Doverosa osservazione: patch di sicurezza ferme a Dicembre 2017!

Comparto fotografico

Huawei P smart

Devo essere onesto, considerando che la dotazione è, praticamente, quella di Honor 7X, mi aspettavo di più! La fotocamera principale è da 13 Mpx e apertura f/2.2 e funzione “PRO”, che permette di intervenire manualmente sui parametri più importanti. La seconda fotocamera da 2 Mpx serve soltanto per l’acquisizione delle informazioni relative alla profondità. In condizioni di luce ottimale le foto non sono male, anche se appaiono un po’ troppo “innaturali”, come se il SW di gestione intervenisse in maniera importante in fase di post scatto. Con un minimo di lavoro di editing o, soluzione più radicale, con l’utilizzo di applicazioni alternative i risultati migliorano sensibilmente. Meglio stendere un velo sui risultati degli scatti “notturni”, al limite della sufficienza e con un “rumore elettronico” veramente importante. Buona la selfie cam anteriore da 8 Mpx. I video sono discreti e si possono registrare in risoluzione FullHD 1080p e audio stereo.

Prestazioni, autonomia e multimedialità

Huawei P smart

Partiamo subito dal display; l’unità da 5,65 pollici LCD IPS e risoluzione FullHD offre l’aspect ratio in 18:9, come si conviene ad un dispositivo arrivato adesso sul mercato. Il comportamento è nella media del settore, con buona resa dei colori che, agli angoli di visione più estremi tendono al grigio. Buona la visibilità sotto la luce diretta del sole e di ottimo livello il trattamento oleofobico: difficilmente ci troveremo con un vetro da ripulire dalle impronte. La riproduzione dei video è buona e permette di godere dei contenuti multimediali senza fatica, grazie al display 18:9 dalle cornici così rastremate. Audio gracchiante se ascoltato dall’altoparlante di sistema e che migliora leggermente con le cuffie (per quanto di scarsa qualità) offerte in dotazione. Il vero tallone di Achille di questo Huawei P smart sono le prestazioni, decisamente sotto tono, soprattutto se comparate con quelle di altri modelli della casa. Il dispositivo mostra qualche lag di troppo e, soprattutto, risponde ai comandi con una lentezza che non mi sarei aspettato. Anche con Asphalt 8 Airbone la fluidità non è proprio al massimo. Non è raro dover toccare più volte il display per avviare l’applicazione che vogliamo. Non credo che il problema sia da imputare all’HW e, quasi sicuramente, un aggiornamento (?????) mirato potrebbe risolvere la questione. Per quanto riguarda l’autonomia nessun grosso problema, il P smart non richiede grosse quantità di energia e la batteria da 3000 mAh permette di arrivare a sera senza problemi.

Connettività e comparto telefonico

Huawei P smart

Dotazione appena sufficiente, anche considerando la fascia di mercato cui appartiene lo smartphone. Intendiamoci, c’è tutto quello che serve, ma il Wi-Fi è monobanda e la presa di connessione è ancora in standard MicroUSB. Positivo il fatto che Huawei abbia mantenuto il jack da 3,5mm per le cuffie ed implementato la funzione Wi-Fi bridge. Anche la presenza della radio FM non potrà che fare piacere agli appassionati. Nessun problema con il segnale telefonico, sempre stabile e di buona qualità.

Considerazioni finali

Huawei P smart

La valutazione di Huawei P smart non può prescindere da due considerazioni importanti, una positiva e l’altra un po’ meno. La prima è legata al prezzo: il dispositivo si trova su Amazon ben sotto i 200€, sicuramente un best-buy, considerando la sua scheda tecnica, il display in 18:9 e la costruzione. La considerazione negativa, invece, non può prescindere dai problemi legati alle prestazioni, troppo sotto tono, anche rispetto ai “cugini” di famiglia. Speriamo che Huawei rilasci al più presto il necessario update, perchè a quel punto lo smartphone non avrebbe più rivali, quanto meno nella sua fascia di mercato.

Scritto da

Coordinatore Infermieristico per professione... Blogger per passione. Devo aggiungere altro?

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