Nothing Phone (2), la recensione @TheGeekerz

Nothing Phone (2)

729.90
8.6

Display

10.0/10

Autonomia

10.0/10

Design & Materiali

9.0/10

Hardware

9.0/10

Confezione

5.0/10

Pros

  • Autonomia
  • Glyph Interface
  • Display
  • Hardware
  • Prestazioni

Cons

  • Confezione
  • Dimensioni
  • Peso
  • Prezzo
  • Resiste solo agli spruzzi

Sono stati mesi di annunci, foto, Tweet e rumors, tutti finalizzati a generare hype intorno al Nothing Phone (2); adesso è tempo di recensione qui @TheGeekerz.

Prima di lasciarvi alla recensione del Nothing Phone (2), nuovo “miracolo” dell’azienda di Carl Pei, la mia consueta e breve considerazione. In questi primi due giorni dalla presentazione, ho letto e sentito pareri contrastanti sullo smartphone, con una leggera prevalenza di quelli negativi, quasi tutti concentrati sul considerevole aumento di prezzo (180€ in più a parità di versione rispetto al Nothing Phone (1), QUI la mia recensione). Il discorso prezzo è oggettivo, non c’è dubbio, ma bisogna soffermarsi nella considerazione che il nuovo modello è una decisa evoluzione del predecessore. Nothing è intervenuta sugli aspetti negativi del primo modello, come display, fotocamere e prestazioni. Ovviamente la tecnologia più evoluta costa e il costo non può che ricadere sul consumatore finale. Però, credetemi, se si resta sulla versione 8/128 GB, 679€ sono un prezzo onesto, soprattutto confrontato con quello di alcuni competitors. Poi, ne sono certo, se non si ha la pretesa di prenderlo al day one che, lo ricordo, da noi sarà il 21 Luglio, aspettando qualche settimana si potrà approfittare di vantaggiose offerte on-line. E adesso… Via alla recensione!

Nothing Phone (2), la confezione

Un capitolo controverso quello dedicato alla confezione del Nothing Phone (2). Per alcuni motivi che adesso vi elencherò. Partiamo dalla confezione vera e propria; si tratta di una bellissima scatola piatta, che replica il colore dello smartphone riprendendo, ingrandita, la foto della sezione superiore destra dello smartphone. Peccato che, come per il Phone (1) e tutti gli altri prodotti Nothing, una volta aperta (posto che si riesca a farlo senza strapparla), la confezione non è più utilizzabile, cosa che, qualora si volesse rivendere il telefono, non è proprio una cosa ottimale. Al suo interno, una seconda scatola bianca, il vero contenitore. Passiamo al contenuto, argomento che si esaurisce molto velocemente. Troviamo il nuovo cavo USB “C+C” con i capicorda trasparenti.

Il pin trasparente per la rimozione del carrello delle SIM, già presente sul primo modello.

La solita manualistica.

Stop, nient’altro. Nessuna cover, indispensabile, data la scivolosità dello smartphone, nessun alimentatore. E che non mi si venga a dire che si tratta di una scelta ecologica perchè mi arrabbio. La verità è che, grazie alla maledetta scelta di Apple di qualche iPhone fa, subito seguita a ruota dal copia/incolla di Samsung, l’utente si trova a dover aggiungere decine di euro per dotarsi di quella che, a mio parere, deve sempre essere la dotazione standard di una confezione. E meno male che sul Nothing Phone (2), almeno, troviamo una pellicola protettiva pre installata. Quindi, a malincuore, il voto (come per gli altri costruttori che proseguono su questa strada) è insufficiente.

VOTO: 5

Costruzione, Materiali, Design, Ergonomia

Ad una prima, frettolosa occhiata, il Nothing Phone (2) sembra uguale al Phone (1), ma basta averlo in mano per qualche minuto per accorgersi che i cambiamenti sono molti ed evidenti. Lo stile resta sostanzialmente lo stesso, ma spicca la parte posteriore coperta da un vetro Gorilla Glass 5 leggermente più bombato e dagli angoli più arrotondati rispetto al Nothing Phone (1). Anche ciò che appare sotto il vetro è cambiato, sia nella forma, anche se non in maniera eclatante, che nei particolari. Al di la della dimensione di alcuni elementi come, ad esempio, la zona del flash, si nota un andamento più curvilineo di tutto l’insieme, quasi a riprendere il motivo conduttore del design dei bordi e degli angoli. Il tutto si traduce in un’ergonomia ed una maneggevolezza decisamente migliorati. Ma non illudetevi, il Nothing Phone (2) continua, come il predecessore, ad essere uno smartphone grande e scivoloso, per cui bisogna prestare molta attenzione quando lo si appoggia su un piano liscio, anche se solo leggermente inclinato: si rischia di vederlo “scappar” via come una saponetta. Meglio, se deciderete di acquistarlo, ordinare contestualmente una bella cover, ci sono già disponibili in alcuni store on-line. Cambiamenti anche per gli iconici led dell’interfaccia Glyph. I led del sistema “Glyph”, infatti, appaiono divisi nella zona centrale e intorno alle fotocamere. Le zone di led indipendenti passano dai 12 del precedente modello alle 33 del Nothing Phone (2). Ma non si tratta solo di un cambiamento di design, perchè adesso i led della zona centrale, nelle varie porzioni nelle quali sono divisi, possono essere configurati per notificare il volume od il timer, ad esempio, con parti che si illuminano progressivamente per indicare il livello. Un esempio del timer lo potete vedere nella foto seguente. Basta appoggiare il telefono con lo schermo rivolto verso il basso ed il led che segnala il trascorrere dei minuti si attiva, cambiando anche colore in prossimità della fine.

Un plauso, questa volta dovuto, all’estrema attenzione all’utilizzo dei materiali che, a partire dall’alluminio utilizzato per il frame ed i tasti, sono tutti ottenuti dal riciclo. Per concludere, non si può certo parlare di rivoluzione rispetto al modello precedente, opzione che non è mai stata considerata dagli ingegneri di Carl Pei, ma di ottima evoluzione che, peraltro, contribuisce ad elevare il feeling con lo smartphone, ora molto più premium.

VOTO: 8,5

Hardware & scheda tecnica

Quello dell’HW è l’ambito dove, rispetto al predecessore, abbiamo il secondo, grosso cambiamento. Si passa, infatti, da un processore Snapdragon 778G, una CPU decisamente desueta, ad un ben più performante Snapdragon 8+ Gen1 che, pur non essendo l’ultimissimo della produzione Qualcomm, non è così lontano in termini di prestazioni dallo Snapdragon 8 Gen2. Cambia anche la scheda grafica, che è la Adreno 730, a dimostrazione che il salto di qualità rispetto al modello precedente è decisamente importante. E che il Nothing Phone (2) aspiri ad accedere alla ristretta cerchia di dispositivi top è dimostrato dal display, un “Flexible OLED” da 6,7 pollici che è appena stato interessato da una sezione del corposo aggiornamento rilasciato qualche giorno fa. Sfrutta la tecnologia LTPo con refresh-rate variabile fra 1 e 120 Hz e pieno supporto all’HDR 10+. Ma è il valore della luminosità di picco quello che stupisce: ben 1600 nits, che rendono lo schermo perfettamente leggibile anche sotto la luce del sole.

Vediamo la scheda tecnica completa.

  • Display: 6.7 pollici flexible OLED, LTPO, HDR10+, FullHD+, refresh-rate variabile 1-120 Hz, luminosità normale 1000 nits, luminosità di picco 1600 nits
  • Processore: Snapdragon 8+ Gen1
  • Scheda grafica: Adreno 730
  • RAM: 8/12 (versione in prova) GB
  • Memoria: 128/256 (versione in prova)/512 GB non espandibile
  • Sistema operativo: Android 13, NothingOS 2.o
  • Fotocamere posteriori: principale Sony IMX890 da 50 Mpx, ƒ/1.88; Ultra grandangolare Samsung JN1 da 50 Mpx, ƒ/2.2, 114°
  • Fotocamera anteriore: Sony IMX615 da 32 Mpx, ƒ/2.45
  • Connettività: USB “C” 2.0, Wi-Fi: Wi-Fi 6, 802.11 a/b/g/n/ac/ax, 2.4G/5G dualband, 2×2 MIMO and MU-MIMO, Wi-Fi Direct,
    Hotspot, Bluetooth 5.3, 5G, Dual-SIM, NFC
  • Extra: Interfaccia Glyph, doppio speaker stereo
  • Sicurezza: sensore impronte a display, sblocco con riconoscimento 2D del volto
  • Batteria: 4700 mAh, ricarica rapida a 45 Watt (caricatore non compreso), ricarica wireless a 15 Watt e ricarica inversa a 5 Watt
  • Dimensioni: 162,1 x 76,4 x 8,6 mm
  • Peso: 201 grammi
  • Colori: Dark grey (versione in prova), White

VOTO: 8,5

Software

Proprio mentre scrivo questa recensione, il Nothing Phone (2) ha ricevuto un corposo aggiornamento da circa 105 MB che porta NothingOS alla versione 2.0.1. Per l’evoluzione dell’OS, Carl Pei  si è avvalso di gran parte dei tecnici, quasi il 70%, che lavoravano con lui a OnePlus, ed il risultato si vede eccome. Il gran lavoro di affinamento ha fatto si che adesso Nothing OS 2.0 riesca ad offrire un’esperienza utente veloce, fluida e radicata nell’utilità, incarnando al contempo l’estetica del design di Nothing. Con un nuovo layout monocromatico e la possibilità di rimuovere le etichette delle app, Nothing OS 2.0 consente agli utenti di essere più intenzionali durante la navigazione del proprio dispositivo, rimuovendo segnali che sono stati ottimizzati per attirare l’attenzione. Nothing ha reinventato l’utilità della schermata iniziale e di blocco con i widget in modo che gli utenti possano accedere alle funzioni chiave senza dover nemmeno aprire le proprie app. Nothing OS 2.0 consente agli utenti di personalizzare il design della griglia, le dimensioni dei widget e i temi dei colori, introducendo nuovi layout di cartelle e copertine illustrate. Impegnandosi innanzitutto a fornire un’esperienza utente rapida e fluida, Nothing ha ottimizzato il suo software rendendo la velocità di apertura delle app su Phone (2) fino a due volte più veloce di quella di Phone (1), perfezionando oltre 500 transizioni e animazioni.

Tutto scorre in maniera fluida e senza il minimo intoppo e le possibilità di personalizzazione (dimensione cartelle e widget, posizionamento degli stessi sulla lockscreen, ecc), pur non raggiungendo il livello dei migliori concorrenti, permettono di crearsi un telefono “quasi” su misura. Molto bella, a mio parere, la possibilità di creare una “ambiente” monocromatico sui toni del grigio, per chi non ama una home molto colorata.

VOTO: 8

Comparto fotografico

Decisamente migliorato anche il comparto fotografico, rispetto al primo modello. Nothing Phone (2) offre una fotocamera frontale da 32 Mpx e un sistema di doppia fotocamera posteriore che ha due sensori avanzati da 50 Mpx, con quello principale, il Sony IMX890, che è uno dei migliori sul mercato. Dotato di un avanzato Image Signal Processor (ISP) a 18 bit, Nothing Phone (2) è in grado di elaborare i dati della fotocamera fino a 4.000 volte in più rispetto al suo predecessore, Phone (1). Ciò gli consente di sfruttare algoritmi all’avanguardia, ottenendo incredibili livelli di precisione sia per le foto che per i video. Con un aumento di tre volte dell’acquisizione dei dati, la funzionalità Advanced HDR acquisisce otto fotogrammi con diversi livelli di esposizione all’interno del dominio RAW del sensore. Ciò consente di preservare un’abbondanza di dettagli intricati in ogni fotogramma, unendoli infine per produrre un’immagine finale che cattura il risultato più realistico. Per migliorare ulteriormente l’esperienza della fotocamera, Motion Capture 2.0, un’avanzata tecnologia basata sull’intelligenza artificiale, facilita l’identificazione in tempo reale dei soggetti in movimento e garantisce una messa a fuoco precisa su tutti i dettagli cruciali.

Le foto sono molto belle in qualsiasi condizione di luce, come si vede dagli esempi qua sotto. Anche nelle foto in modalità notturna la qualità del sensore vene fuori in maniera eccellente, segno del gran lavoro che è stato fatto nei confronti di un comparto che sul Nothing Phone (1) era uno dei punti di maggiore criticità. A cercare il classico pelo nell’uovo, una fotocamera teleobiettivo sarebbe stata la ciliegina sulla torta.

Si nota la capacità, grazie anche alla stabilizzazione ottica, di rendere i soggetti perfettamente coerenti per colori e bilancio del contrasto. In alcune foto, come ha detto la mia amica Barbara, sembra quasi che le nuvole “saltino” fuori dall’inquadratura. Di seguito anche le già citate foto in modalità “notte”, semplicemente ottime.

Approfittando del favoloso concerto dei Depeche Mode a San Siro di ieri sera, ecco ancora qualche scatto, in condizioni di luce non proprio facilissime da gestire e, in qualche caso anche al massimo ingrandimento. Devo dire che il Nothing Phone (2) ne esce più che bene, proponendo immagini di alta qualità anche se, al massimo ingrandimento, si nota un po’ di rumore digitale che, come detto prima, fa decisamente rimpiangere il fatto che manchi un sensore teleobiettivo.

Ottimo anche il sensore frontale da 32 Mpx, sia in modalità normale che bokeh.

Per quanto riguarda i video, il Nothing Phone (2) può registrare a 4K @60fps, con risultati di qualità molto buona, anche se, a volte, con un po’ di fatica a gestire l’esposizione. La fotocamera frontale registra alla risoluzione massima FullHD+. Anche in questo caso, ho aggiunto un breve spezzone del concerto di ieri sera che, per ovvi motivi di copyright, non può essere più lungo. Risultati ottimi, con la fotocamera grandangolare che mi ha davvero sorpreso in positivo, anche se registra solo in FullHD @1080p. Nella registrazione dalla fotocamera frontale, forse anche per il gran rumore di fondo, l’audio è un po’ “nasale”.

 In definitiva, le fotocamere del Nothing Phone (2) si dimostrano un deciso passo in avanti rispetto al Phone (1), sotto ogni aspetto. Permane, purtroppo, ed una cosa che mette il telefono ancora un gradino sotto ai suoi migliori concorrenti, una certa lentezza di azione. Non sempre al premere del tasto lo scatto della foto è immediata, evidentemente c’è ancora bisogno di qualche affinamento software.

VOTO: 7,5

Prestazioni, autonomia e multimedialità

Non è un caso che in questa foto i due Nothing Phone siano messi fianco a fianco. A parte la differenza nella resa del dsplay, chiaramente visibile, volevo farvi capire come il salto di qualità sia stato, semplicemente, immenso. Tra lo Snapdragon 778G del primo modello e lo Snapdragon 8+ Gen1 di quello nuovo (pur essendo un modello non recentissimo) le differenze sono sostanziali e si notano in tutti i campi di utilizzo. Pur non essendo un dispositivo nato per il gaming, oltretutto, la modalità “Gioco” del Nothing Phone (2) è una delle migliori: riesce a spremere tutta la potenza del telefono senza provocare grossi problemi di riscaldamento. Tutto merito del processore e del sistema di raffreddamento, perfettamente calibrato ed efficace. In questi primi giorni di utilizzo, mi è capitato qualche saltuario lag, piccoli ritardi che, evidentemente, sono il segno che c’è ancora qualcosina da sistemare con l’ottimizzazione.

Il display è uno dei migliori che ho provato negli ultimi tempi. Peccato manchi la perfetta compatibilità con l’HDR10+ di Netflix ma, per il resto, si tratta di un ottimo pannello che, cosa non scontata, si vede benissimo anche sotto la luce del sole. Molto buono anche l’audio stereo, ottenuto accoppiando allo speaker principale la capsula auricolare. Con qualche, ovvia, limitazione di potenza, direi che non ci si può assolutamente lamentare. La batteria da 4700 mAh è un fulmine di guerra e garantisce, se proprio non si spreme il Nothing Phone (2) al massimo, quasi due giorni di autonomia. Non torno sulla questione alimentatore, ma ricordo che è supportata la ricarica rapida a 45 Watt (circa 45 minuti per la ricarica completa 0-100%), quella wireless a 15 Watt e quella inversa a 5 Watt, utilissima per un pit-stop intermedio dei miei Nothing Ear (2).

VOTO: 8

Connettività e comparto telefonico

Connettività e comportamento ineccepibili. Il Nothing Phone (2) sfoggia una dotazione allo stato dell’arte, anche senza le ultimissime “chicche” dei rivali (vedi la UBS ancora 2.0, ad esempio), ma per il resto non manca nulla, compreso l’NFC. Ottimo il rendimento delle parti telefonica e di navigazione, grazie al supporto al 5G su entrambe le SIM, difficilmente perde il segnale, lasciando l’utente isolato.

VOTO: 8,5

Nothing Phone (2), considerazioni finali

Ed eccoci arrivati alla fine della recensione del Nothing Phone (2), quindi al momento in cui bisogna tirare le somme e dare il giudizio definitivo. È lo smartphone migliore del suo segmento? No, non lo è ancora, ma gli manca davvero pochissimo per essere il modello di riferimento. È un dispositivo figlio della creatività di Carl Pei e della sua visione “particolare” del mondo smartphone, per cui non ha paura di distinguersi in un modo ancora sconosciuto per tutti gli altri smartphones. La Glyph Interface nasce proprio con la voglia di distinguere il Nothing Phone (2) dalla “noiosa normalità” che, ormai, impera in tutte le fasce di mercato. Bisogna, purtroppo, fare i conti con un notevole incremento di prezzo ma, senza andare a fare i conti in tasca agli altri brand, è indubbio il salto di qualità che separa il Nothing Phone (2) dal suo predecessore. Se farsi notare non vi crea problemi, allora questo è lo smartphone giusto per voi. Di seguito prezzi e offerte attuali.

Nothing Phone (2) sarà disponibile a partire dal 21 Luglio ai seguenti prezzi:

  • Nothing Phone (2) 8/128 GB: 679€
  • Nothing Phone (2) 12/256 GB: 729€
  • Nothing Phone (2) 12/512 GB: 849€

In Italia gli utenti avranno la possibilità di essere tra i primi al mondo ad acquistare il Nothing Phone (2) in alcuni specifici negozi WINDTRE, nei quali l’offerta prevede la versione 12/512 GB con in omaggio un paio di Nothing Ear (stick) al prezzo di 849,90€. Ci sarà la possibilità di acquistarlo con la formula dell’abbonamento a rate Protect Unlimited 5G, che prevede un anticipo di 99,99€ e 13,99€ al mese più 29,99€ dell’abbonamento per 24 mesi. Si risparmiano in questo modo 210€ sul prezzo totale. Sarà, inoltre, possibile acquistare Nothing Phone (2) presso WindTre con anticipo zero, accedendo ad una forma di finanziamento.

VOTO FINALE: 7,70

Scritto da

Coordinatore Infermieristico per professione... Blogger per passione. Devo aggiungere altro?

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