realme Gt 3, la recensione @TheGeekerz

realme Gt 3

Sconosciuto
8.6

Ricarica 240 Watt

10.0/10

Display

9.0/10

Prestazioni

9.0/10

Hardware

8.5/10

Materiali & costruzione

6.5/10

Pros

  • Ricarica 240 Watt
  • Display
  • Prestazioni
  • Hardware
  • Software

Cons

  • Materiali & costruzione
  • Manca lente telephoto
  • Manca Jack Audio
  • Memoria non espandibile
  • Ergonomia

Quasi tre settimane di utilizzo come dispositivo principale ed il realme GT 3 è pronto alla recensione qui @TheGeekerz.

Il realme Gt 3 non è ancora disponibile ufficialmente in Europa, pur essendo stato presentato ormai quasi due mesi fa al MWC di Barcellona. Non è ancora chiaro quando arriverà e questo fatto induce a pensare che il suo posizionamento sul mercato non è proprio una cosa facile. In teoria questo smartphone dovrebbe essere il successore del realme GT 2 Pro, il primo, vero top di gamma di casa realme. In realtà il realme Gt 3, almeno per alcuni aspetti, come il display, ad esempio, sembra essere un passo indietro e, secondo me, diventa difficile anche individuare il prezzo giusto che, infatti, al momento non è dato di conoscere. Fatta questa dovuta prefazione, andiamo a vedere come si è comportato il realme Gt.

realme GT 3, la confezione

Purtroppo il realme Gt 3 mi è stato consegnato senza confezione, ma solo con cavo USB “C” ed alimentatore SuperVOOC da 240 Watt. Per cui non è possibile valutare questo aspetto. Non dubito che all’interno della scatola, oltre al già citato alimentatore, troveremo la cover di protezione, assolutamente necessaria, visto che senza il telefono scivola dalle mani come se fosse un campione di curling.

VOTO: NV

Costruzione, Materiali, Design, Ergonomia

Il realme GT 3 si presenta con un impatto “fisico” abbastanza contenuto, nel senso che, pur non essendo un dispositivo piccolo, non crea quell’impressione da “padellone” di tanti concorrenti della stessa fascia di mercato. È, in ogni caso, uno smartphone che difficilmente si riesce ad utilizzare con una mano sola oltretutto, come detto, senza cover è praticamente impossibile. Tende a scivolare anche se appoggiato su un piano solo leggermente inclinato e il supporto per le fotocamere, date le dimensioni, complica ulteriormente le cose. Quindi, parafrasando un vecchio avviso, “maneggiare con cura” deve diventare il mantra giornaliero. Pensate che, per evitare rischi di caduta dalle mani (almeno una decina di volte), mi sono deciso ad utilizzare la cover del realme C55 che, seppur con qualche difficoltà, calza anche sul realme GT 3. Il modello che ho in prova è quello di colore Pulse White, molto bello devo dire, con una tonalità “ghiaccio” che contrasta bene con la zona superiore della scocca, dove troviamo, oltre alle fotocamere, l’ormai iconico led RGB. Il confronto con la scocca del suo citato predecessore, che ricorderete essere di un particolare materiale dall’aspetto simile alla carta, ideato dall’architetto Naoto Fukasawa, lo vede, a mio parere, uscire perdente. Oltretutto non si riesce a capire se il materiale sia plastica o vetro, anche se io propendo per la prima ipotesi. Al tatto mi sembra di plastica anche il frame, ma aspetto conferme ufficiali in merito. Insomma, diciamo che da questo aspetto mi sarei aspettato qualcosa di meglio da parte di realme, se non altro visti i begli esempi del passato.

VOTO: 6,5

Hardware & scheda tecnica

Il realme Gt 3, per quanto riguarda l’hardware di bordo, si riscatta alla grande, pur non utilizzando materiale di ultimissima generazione, scelta legata, probabilmente, al contenimento dei costi. Troviamo l’ottimo processore Snapdragon 8+ Gen 1, fino a 16 GB di RAM LPDDR5X come il modello in prova e fino a 1 TB di memoria UFS 3.1. Una dotazione che, ovviamente, si ripercuote molto positivamente sulle prestazioni, come vedremo in seguito. Non so bene se considerarlo una parte dell’HW, ma il LED RGB è il segno distintivo del dispositivo, posizionato sulla parte superiore destra della scocca posteriore e che serve (????) per visualizzare le notifiche delle chiamate/messaggi in arrivo e della ricarica della batteria in corso. Può essere personalizzato e diversificato per colore e pulsa durante la ricarica della batteria, come si vede nel video di seguito.

Devo essere onesto, però; a meno che non siate di quelli che appoggiano il telefono con lo schermo rivolto verso il basso, la reale utilità di questo led RGB è tutta da capire. È molto più pratico ed immediato l’ottimo Always-on-Display che, oltretutto, permette anche di vedere di quale notifica si tratta. Non so voi, ma io, anche per sopraggiunti problemi di memoria legati all’età, non ricordo assolutamente quale colore indica che cosa, e quindi, devo guardare il display per leggere la notifica. Di fatto, almeno secondo me, diventa un “di più” scenografico da mostrare agli amici che non qualcosa di veramente indispensabile. Bella, anche se palesemente “fake” (il vero processore è in un’altra zona), la riproduzione del dorso del processore Snapdragon 8+ Gen 1 che motorizza il realme GT 3. Sulla parte frontale spicca il display AMOLED da 6,74 pollici, con risoluzione FullHD+, refresh-rate a 144 Hz, supporto all’HDR10+ e dal valore di luminosità di picco dichiarato di ben 1400 nits. Anche in questo caso, però, il passo indietro rispetto al realme GT 2 Pro è evidente. Il precedente modello, infatti, montava uno schermo con tecnologia LTPO 2.0, WQHD+ (2K), refresh-rate variabile fra 1 e 120 Hz e stessa luminosità di picco. Nei giorni di utilizzo me lo sono portato anche al mare e non ho avuto problemi particolari anche sotto la luce diretta del sole, segno che la luminosità dichiarata c’è tutta. Non manca l’audio stereo garantito dall’accoppiata speaker-capsula auricolare. Per la prima volta, almeno che io ricordi, su un realme, troviamo un sensore IR posto sul lato corto superiore, che permette di usare il dispositivo come un vero telecomando.

Ottimo il sensore delle impronte posto sotto il display, sia per velocità che precisione. Anche in questo caso, visto il posizionamento del sensore un po’ in basso, bisogna fare molta attenzione a come si impugna il telefono, onde evitare che scivoli via dalle mani. Di seguito la scheda tecnica completa.

  • Display: AMOLED da 6,74 pollici, FullHD+, HDR 10+, refresh-rate a 144 Hz, luminosità 1400 nits, vetro Dragontrail Star 2
  • Processore: Snapdragon 8+ Gen 1 5G
  • Scheda grafica: Adreno 730
  • RAM: 8/12/16 GB dinamica (versione in prova 16 GB)
  • Memoria: 128/256 (versione in prova)/512 GB/1 TB, UFS 3.1 non espandibile
  • Sistema operativo: Android 13, Realme UI 4.0
  • Fotocamere posteriori: principale Sony IMX890 da 50 Mpx, f/1., 24mm (wide); ultra grandangolare 8 Mpx, f/2.2, 16 mm, 112˚; microscopio 2 Mpx, f/3.3, ingrandimento 20/40X
  • Fotocamera anteriore: 16 Mpx, f/2.5, 25mm (wide)
  • Connettività: USB “C” 2.0, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/6, dual-band, Wi-Fi Direct, hotspot, Bluetooth 5.3, 5G, Dual-SIM
  • Extra: doppio speaker stereo, led RGB personalizzabile
  • Sicurezza: sensore impronte a display, sblocco con riconoscimento 2D del volto
  • Batteria: 4600 mAh, ricarica rapida SuperVooc a 240 Watt
  • Dimensioni: 163.9 x 75.8 x 8.9 mm
  • Peso: 199 grammi
  • Colori: Pulse White (versione in prova), Booster Black

VOTO: 8,5

Software

Il realme GT 3 è equipaggiato con una versione di Android 13 e realme U.I. 4.0 che, come vedete nella foto, è definita “internal test”. Nonostante un aggiornamento, essenzialmente delle patch di sicurezza, se ne deduce che la versione non è quella definitiva e, al momento dell’arrivo sul mercato, potrebbe (ma non credo) variare in qualche cosa. In ogni caso tutto funziona in maniera fulminea, senza bug di alcun tipo. Non ci sono grosse sorprese rispetto ad altri modelli realme che hanno già ricevuto l’ultima versione del SW e della U.I., per cui troviamo la modalità Hyperboost per i giochi, quella GT per ottenere la massima potenza quando necessario, la conosciuta barra laterale per le scorciatoie più utilizzate e le finestre flottanti. Presente una sezione apposita per la personalizzazione del LED RGB.

VOTO: 9

Comparto fotografico

La prova completa è disponibile QUI.

VOTO: 8

Prestazioni, autonomia e multimedialità

Forse si poteva pensare che il “piccolo” passo indietro in termini di qualità del display potesse in qualche modo inficiarne le prestazioni. Beh… Non è così credetemi! Certo, lo schermo AMOLED da 6,74 pollici non è più LTPO 2K ma, in ogni caso, la sua risoluzione FullHD+ ed il refresh-rate a 144 Hz, nonchè il supporto all’HDR 10+ ne fanno un ottimo partner per visualizzazione di film, video e per giocare ai vostri game preferiti. La riproduzione dei colori, peraltro ampiamente personalizzabile, è ottima ed i bordi piatti sono un aiuto in più. Non manca l’audio stereo garantito dall’accoppiata speaker-capsula auricolare. L’audio non è male, anche se noto una predominanza della gamma media con acuti e bassi che, letteralmente, spariscono. Ma, in ogni caso, qualora lo utilizzaste per l’ascolto al volo di una canzone, il risultato è ottimo. Molto buono l’audio in vivavoce, soprattutto quando si è senza auricolari o non connessi all’impianto dell’auto. E qui urge una riflessione. Sappiamo tutti che Android Auto non è certo la miglior interfaccia per gestire il proprio smartphone sulla vettura ma, soprattutto dopo l’arrivo di CoolWalk, le cose sono migliorate decisamente. Cosa non migliora, anzi, è sempre peggio, è la connessione fra i dispositivi realme e gli impianti compatibili con la suite di Google. Come altri modelli provati in passato, anche il realme GT 3 è causa di una lunga chiamata ai santi del calendario (mi perdonerete, visto il periodo Pasquale) ogni volta che si collega il cavo alla sua porta USB “C”. Blocchi improvvisi, disconnessioni, musica che si interrompe; insomma tutta una sequela di difficoltà che non sono proprio il massimo da gestire quando si sta guidando. Ripeto, non è un problema specifico del realme GT 3, visto che mi era capitato con altri modelli della casa, ma non sono riuscito a capire a cosa sia dovuto. Mi sembra superfluo precisare che con tutti gli altri smartphones che posseggo il sodalizio con Android Auto è scevro da problemi. Come si dice, “Houston, abbiamo un problema qui…” Chiudiamo con l’analisi dell’autonomia della batteria da 4600 mAh, che, solo apparentemente, potrebbe sembrare insufficiente. Il problema autonomia, sul realme GT 3, semplicemente è un “non problema”, a patto di portarvi sempre dietro il suo alimentatore “monstre” da ben 240 Watt. In meno di dieci minuti di ricarica, se il telefono fosse arrivato a zero batteria, sarete di nuovo al 100%: semplicemente strepitoso. Ma anche se non aveste con voi il caricatore, non c’è molto da preoccuparsi, perchè si arriva a sera senza problemi anche sfruttando il telefono al massimo delle sue possibilità.

VOTO: 8,5

Connettività e comparto telefonico

Un ambito che si conferma come uno dei migliori assi nella manica del realme GT 3. A parte la presa USB “C” ancora di tipo 2.0, e quindi senza possibilità di veicolare il segnale video, tutto il resto costituisce la dotazione che ci si aspetta su uno smartphone top di gamma. Ottime anche la ricezione e la velocità di navigazione che, con il 5G di Vodafone, ha raggiunto punte di 400 mbps in download e quasi 140 in upload, quanto meno (per chi conosce la zona) a Torino in zona ospedale Molinette.

VOTO: 8,5

realme GT 3, considerazioni finali

La considerazione finale sul realme GT 3, al termine di questa recensione è, per forza di cose, monca; non si conosce ancora il prezzo né quando sarà ufficialmente disponibile in Italia. Così diventa difficile esprimere un giudizio definitivo. Inoltre, il fatto di averlo ricevuto senza confezione, è un altro punto che gioca a sfavore. Al netto delle riflessioni rispetto al confronto con il predecessore realme GT 2 Pro, che non possono essere ignorate, il realme GT 3 resta, comunque, un buon telefono alto di gamma anche se, a mio parere, decisamente lontano dai concorrenti top.

VOTO FINALE: 8,1

 

Scritto da

Coordinatore Infermieristico per professione... Blogger per passione. Devo aggiungere altro?

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