realme GT 3 in prova @TheGeekerz

A poco meno di un mese dalla presentazione avvenuta allo scorso MWC di Barcellona, il realme GT 3 è in prova qui @TheGeekerz.

realme Gt 3, top di gamma… Sulla carta

Il realme GT 3, ormai non è più un segreto per nessuno, è la versione europea del realme GT Neo 5 presentato in Cina lo scorso 9 Febbraio. Fin da subito la campagna pubblicitaria impostata per questo dispositivo che, almeno sulla carta, è il successore di un autentico best-buy come il realme GT 2 Pro, ha puntato tutto sulla ricarica rapida a 240 Watt garantita dal suo alimentatore. Caricatore che sarà incluso nella confezione, della quale non posso mostrarvi nulla perchè, per ora, il realme Gt 3 consegnato per le prove ne è sprovvisto, in attesa del lancio ufficiale anche in Italia. Non dubito che all’interno, oltre al già citato alimentatore, troveremo la cover di protezione, assolutamente necessaria, visto che senza il telefono scivola dalle mani come se fosse un campione di curling.

Ma non vi sarà certo sfuggito quel “sulla carta” che ho utilizzato per il sottotitolo di questa sezione. Senza che questa anteprima si trasformi in una recensione vera e propria, capirete cosa voglio dire continuando a leggere, fidatevi. Il realme GT 3 si presenta con un impatto “fisico” abbastanza contenuto, nel senso che, pur non essendo un dispositivo piccolo, non crea quell’impressione da “padellone” di tanti concorrenti della stessa fascia di mercato.

È, in ogni caso, uno smartphone che difficilmente si riesce ad utilizzare con una mano sola oltretutto, come detto, senza cover è praticamente impossibile. Tende a scivolare anche se appoggiato su un piano solo leggermente inclinato e il supporto per le fotocamere, date le dimensioni, complica ulteriormente le cose. Quindi, parafrasando un vecchio avviso, “maneggiare con cura” deve diventare il mantra giornaliero. Il modello che ho in prova è quello di colore Pulse White, molto bello devo dire, con una tonalità “ghiaccio” che contrasta bene con la zona superiore della scocca, dove troviamo, oltre alle fotocamere, l’ormai iconico led RGB che serve (????) per visualizzare l’arrivo delle notifiche, delle chiamate in arrivo e della ricarica della batteria in corso. Può essere personalizzato e diversificato per colore e pulsa durante la ricarica della batteria in corso, come si vede nel video di seguito. Il confronto con la scocca del suo citato predecessore, che ricorderete essere di un particolare materiale dall’aspetto simile alla carta, ideato dall’architetto Naoto Fukasawa, lo vede, a mio parere, un gradino sotto. Oltretutto non si riesce a capire se il materiale sia plastica o vetro, anche se io propendo per la prima ipotesi. Al tatto mi sembra di plastica anche il frame, ma aspetto conferme ufficiali in merito.

Devo essere onesto, però; a meno che non siate di quelli che appoggiano il telefono con lo schermo rivolto verso il basso, la reale utilità di questo led RGB è tutta da capire. È molto più pratico ed immediato l’ottimo Always-on-Display che, oltretutto, permette anche di vedere di quale notifica si tratta. Non so voi, ma io, anche per sopraggiunti problemi di memoria legati all’età, non ricordo assolutamente quale colore indica che cosa, e quindi, in ogni caso devo guardare il display per leggere la notifica. Di fatto, almeno secondo me, diventa un “di più” scenografico da mostrare agli amici che non qualcosa di veramente indispensabile. Bella, anche se palesemente “fake” (il vero processore è in un’alra zona), la riproduzione del dorso del processore Snapdragon 8+ Gen1 che motorizza il realme GT 3.

Sulla parte frontale spicca il display AMOLED da 6,74 pollici, con risoluzione FullHD+, refresh-rate a 144 Hz, supporto all’HDR10+ e dal valore di luminosità di picco dichiarato di ben 1400 nits. Anche in questo caso, però, il passo indietro rispetto al realme GT 2 Pro è evidente. Il precedente modello, infatti, montava uno schermo con tecnologia LTPO 2.0, WQHD+ (2K), refresh-rate variabile fra 1 e 120 Hz e stessa luminosità di picco. In questi primi giorni di utilizzo non ho avuto problemi particolari anche sotto la luce diretta del sole, segno che la luminosità dichiarata c’è tutta. Non manca l’audio stereo garantito dall’accoppiata speaker-capsula auricolare. L’audio non è male, anche se noto una predominanza della gamma media con acuti e bassi che, letteralmente, spariscono. Ma, in ogni caso, qualora lo utilizzaste per l’ascolto al volo di una canzone, il risultato non è male. Molto buono l’audio in vivavoce. Per la prima volta, almeno che io ricordi, su un realme, troviamo un sensore IR posto sul lato corto superiore, che permette di usare il dispositivo come un vero telecomando. Ottimo il sensore delle impronte posto sotto il display, sia per velocità che precisione. Manca, ma ormai non è più una novità, il jack da 3,5 mm per le cuffie cablate.

Diamo un’occhiata alla sua scheda tecnica completa:

  • Display: AMOLED da 6,74 pollici, FullHD+, HDR 10+, refresh-rate a 144 Hz, luminosità 1400 nits, vetro Dragontrail Star 2
  • Processore: Snapdragon 8+ Gen 1 5G
  • Scheda grafica: Adreno 730
  • RAM: 8/12/16 GB dinamica (versione in prova 16 GB)
  • Memoria: 128/256 (versione in prova)/512 GB/1 TB, UFS 3.1 non espandibile
  • Sistema operativo: Android 13, Realme UI 4.0
  • Fotocamere posteriori: principale Sony IMX890 da 50 Mpx, f/1., 24mm (wide); ultra grandangolare 8 Mpx, f/2.2, 16 mm, 112˚; microscopio 2 Mpx, f/3.3, ingrandimento 20/40X
  • Fotocamera anteriore: 16 Mpx, f/2.5, 25mm (wide)
  • Connettività: USB “C” 2.0, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/6, dual-band, Wi-Fi Direct, hotspot, Bluetooth 5.3, 5G, Dual-SIM
  • Extra: doppio speaker stereo, led RGB personalizzabile
  • Sicurezza: sensore impronte a display, sblocco con riconoscimento 2D del volto
  • Batteria: 4600 mAh, ricarica rapida SuperVooc a 240 Watt
  • Dimensioni: 163.9 x 75.8 x 8.9 mm
  • Peso: 199 grammi
  • Colori: Pulse White (versione in prova), Booster Black

Il comparto fotografico, al di là dell’utilizzo del sensore principale Sony IMX890 che ha sostituito il Sony IMX766 del realme GT 2 Pro, rappresenta un altro passo indietro, soprattutto per la lente ultra grandangolare, che dai 50 Mpx del GT 2 Pro è passata a 8 Mpx. Il terzo sensore è l’ormai famoso 2 Mpx con funzione microscopio, che si dimentica dopo le prime foto scattate per stupire gli amici. Vedremo come il realme GT 3 si comporterà nella prova specifica ma, grazie ad un weekend al mare posso farvi vedere qualche esempio sui quali, però non mi pronuncio. Non tanto per il risultato in se, comunque molto buono, ma perchè, ad un primo sguardo, lo smartphone sembrerebbe soffrire di qualche difetto SW. In presenza di condizioni di luce ideale i risultati son di livello superiore ma, non appena le condizioni luminose peggiorano, le foto tendono ad “ingrigirsi” se mi passate il termine. Forse con qualche esempio si capisce meglio cosa voglio dire.

A prima vista migliori quelle in modalità notte e selfie.

Per completezza, anche qualcuna scattata con la lente microscopio a 20 e 40X.

Per i video aspettiamo la prova specifica. Per chiudere con questa presentazione del realme GT 3, obbligo citare la sua ricarica da 24o Watt, che permette il “rifornimento” 0>100% in poco meno di 9 minuti. È qualcosa che non si può descrivere, credetemi; non si fa in tempo a collegare l’alimentatore che è già ora di staccarlo per la ricarica avvenuta. Un vero fulmine di guerra.

In attesa di sapere quando sarà annunciato ufficialmente in Italia (preparatevi, potrebbe non volerci molto) e, soprattutto, quanto costerà, non mi resta che darvi appuntamento alle prossime settimane con prove e test che, come sempre, culmineranno nella recensione completa.

Stay Tuned!

 

Scritto da

Coordinatore Infermieristico per professione... Blogger per passione. Devo aggiungere altro?

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