realme 14x in prova @TheGeekerz

La serie 14 di realme accoglie il realme 14x, dispositivo di entrata e che da un paio di giorni è arrivato in prova qui @TheGeekerz.

realme 14x, per l’utente che non vuole preoccupazioni

Il realme 14x allarga verso il basso la serie numerica dell’azienda cinese, della quale fanno parte, almeno per ora, il realme 14 Pro, QUI la mia recensione ed il realme 14 Pro+, QUI la mia recensione. È disponibile nell’unica versione 8/256 GB (espandibile con MicroSD, una rarità ormai) ed è venduto a 239,99€, ma sarà acquistabile a €199,99 da Unieuro dal 18 Aprile fino al 1° Maggio, da Euronics dal 17 Aprile al 6 Maggio, da MediaWorld dal 25 Aprile al 4 Maggio, da Expert dal 10 al 21 Aprile e da Trony fino al 6 Maggio. Si tratta di uno smartphone robusto, con una batteria infinita e con specifiche tecniche che ne fanno il dispositivo ideale per l’utente che non vuole troppe preoccupazioni o come secondo telefono. Non è un dispositivo totalmente nuovo, visto che in India è stato presentato nello scorso mese di Dicembre.

La versione arrivata in prova qui @TheGeekerz è quella Carbon Black, tutto sommato elegante e con un design che, pur non essendo particolarmente originale, fa la sua “sporca” figura e non a caso utilizzo questo aggettivo È, infatti, un dispositivo che mette la robustezza e la resistenza al primo posto, tanto da essere certificato IP69 contro acqua e polvere ed essere costruito secondo lo standard militare MIL-STD 810H per la resistenza agli urti. Di fatto un telefono rugged senza le tipiche “grossolanità” di questa tipologia di dispositivi. Grazie alla funzione SonicWave Water Ejection sarà possibile espellere l’acqua dall’altoparlante dopo aver immerso il telefono sott’acqua.

All’interno della confezione, ovviamente, manca l’alimentatore per la batteria da 5000 mAh che, purtroppo, non supporta la ricarica rapida se non a 15 miseri Watt. Il processore designato quale motore del realme 14x è il MediaTek Dimensity 6300, una classica CPU per smartphone di questo tipo: buone prestazioni e bassi consumi. Il display è un LCD IPS da 6,67 pollici con risoluzione HD+ (1.604 x 720 Pxl) e refresh-rate a 120 Hz che, nella zona superiore, ospita l’iconica Mini Capsula di realme, che fornisce diverse informazioni a seconda della configurazione.

Con una scelta stilistica abbastanza discutibile, soprattutto pensando agli utenti meno smaliziati, che millanta una tripla fotocamera, il realme 14x ha un comparto fotografico formato da un sensore principale da 50 Mpx e basta. Il secondo sensore, infatti, è un semplice flickr ed il terzo è semplicemente finto. La fotocamera frontale sfrutta un sensore da 8 Mpx.

Per quanto riguarda il SW, detto della presenza di bloatware a quintali (mi chiedo cosa se ne fanno i cinesi di simile porcheria), per fortuna eliminabile, il realme 14x sfrutta Android 15 e la realme U.I. 6.0 che, alla fine della configurazione, ha notificato l’immancabile aggiornamento. La cosa da sottolineare è che sono previsti quattro anni di aggiornamenti maggiori, non comuni in dispositivi di questa fascia di prezzo. Inoltre sono presenti alcune chicche come le finestre flottanti ed una spruzzata quanto basta di AI.

In questi primi due giorni di utilizzo, il realme 14x sta mantenendo quanto promette: prestazioni buone per quanto permesso dall’HW (processore modesto, memoria eMMC 5.1 decisamente più lenta delle UFS), ottima autonomia presunta (dopo 48 ore sono ancora al 45% di autonomia) con il mio tipico utilizzo (anche in 5G, pienamente supportato). Vedremo nel corso delle prossime tre settimane come andranno i miei tipici test che, come sempre, analizzeremo insieme nella recensione finale.

Stay Tuned!

Scritto da

Coordinatore Infermieristico per professione... Blogger per passione. Devo aggiungere altro?

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