Pixel 10, la pura essenza di Android

È passato qualche mese dalla presentazione dei nuovi Pixel di Google e da un paio di settimane proprio il Pixel 10 è qui @TheGeekerz.

Pixel 10: l’intelligenza del futuro, ora più accessibile che mai, la decima rivoluzione di Google

Ogni autunno, il mondo della tecnologia si ferma per assistere all’evento Made by Google, e quest’anno, l’attesa era palpabile. Con il lancio dei nuovi Google Pixel 10 il 20 agosto 2025, Google non ha solo presentato una nuova serie di smartphone che rispondono ali nomi di Pixel 10, in prova qui @TheGeekerz, Pixel 10 Pro, Pixel 10 Pro XL e Pixel 10 Pro Fold (non disponibile in Italia); ha inaugurato ufficialmente la “Gemini Era” per il grande pubblico, ridefinendo ancora una volta cosa significa avere un dispositivo veramente “smart”.

Il Pixel 10 si presenta come il punto di equilibrio perfetto. Non è solo il fratello minore dei più costosi modelli Pro e Pro XL, ma un concentrato di innovazione e usabilità racchiuso in un formato compatto e curato. È il telefono che mette la potenza dell’Intelligenza Artificiale, alimentata dal nuovo chip Tensor G5, direttamente nelle mani di milioni di utenti, senza compromessi su prestazioni e, soprattutto, sull’esperienza fotografica. In un mercato saturo di flagship spesso eccessivamente grandi e costosi, il Pixel 10 rivendica il suo spazio come la scelta ideale per chi cerca l’eccellenza software, un design ergonomico e una fotocamera imbattibile nel punta e scatta, anche se, pur a fronte di un nuovo sensore teleobiettivo in più, perde qualcosa nel resto del comparto.

Il Pixel 10, come vedete dalle foto, mi è arrivato insieme alla cover ufficiale, entrambi nel colore grigio scuro che Google, da qualche anno, chiama Obsidian. La versione è quella da 128 GB che, nello store ufficiale di Google, costa 899€, esattamente come il Pixel 9 dell’anno scorso, QUI la mia recensione. Ovviamente, cercando con un po’ di pazienza in rete, si possono trovare prezzi migliori, soprattutto adesso, a distanza di qualche mese dal debutto ufficiale. Questa, a 599€, pur se nella colorazione Indigo, è la migliore che ho trovato e decisamente irrinunciabile se volete comprare il gioiellino di Mountain View. Il prezzo ufficiale della cover Made by Google è, come sempre, molto elevato: ben 60€ anche se, ad onor del vero, quest’anno gli accessori possono sfruttare la tecnologia Pixelsnap, la versione di Google del MagSafe di Apple.

Dal debutto ad oggi, sul Pixel 10 se ne sono lette e sentite un po’ di tutti i colori. Che non sia una grande evoluzione rispetto alla serie precedente, che abbia un comparto fotografico peggiorato anche se, per la prima volta, ha un sensore teleobiettivo, che ha problemi con la ricezione delle notifiche… Sapete bene, voi che seguite The Geekerz, che non mi sono mai fatto problemi a sottolineare i difetti dei prodotti ricevuti in prova. Bene, sul Pixel 10 che ho in prova e che utilizzo come dispositivo aziendale, quindi sfruttandolo quasi al massimo delle sue possibilità, non ho riscontrato alcun problema. Se proprio volessi cercare il classico pelo nell’uovo, evidenzierei una certa “pigrizia” dell’HW, quasi come se tutto funzionasse con il freno a mano tirato. Intendiamoci, bisogna proprio farci attenzione per cogliere l’attimo, altrimenti il Pixel 10 è il solito ottimo Pixel.

Pixel 10, il cuore pulsante: Tensor G5 e l’era Gemini

Il vero balzo in avanti di questa decima generazione risiede al suo interno. Il Pixel 10 è il primo dispositivo ad essere equipaggiato con il Google Tensor G5, un processore progettato su un avanzato processo produttivo a 3nm. Questo non si traduce solo in una maggiore velocità di calcolo – con una configurazione octa-core che include potenti core Cortex-X4 – ma, cosa ben più importante per Google, in una efficienza rivoluzionaria per l’elaborazione on-device dell’Intelligenza Artificiale.

Il Tensor G5 lavora in simbiosi con l’architettura Gemini Nano integrata, permettendo al telefono di eseguire complesse funzioni di AI generativa in locale, senza dover ricorrere costantemente al cloud. Questo garantisce non solo una maggiore velocità e reattività nelle nuove funzioni, ma anche un livello superiore di privacy e sicurezza. Il modello in prova è quello da 128 GB UFS 3.1 e 12 GB di RAM.

Funzionalità come Gemini Live, che offre traduzioni in tempo reale più naturali e conversazionali, o gli strumenti di editing fotografico potenziati come Magic Eraser Pro e la nuova funzione Aggiungimi, beneficiano direttamente della potenza del G5. L’AI ora non è più un semplice gimmick software, ma una parte strutturale del sistema operativo Android 16, con aggiornamenti garantiti per ben sette anni, un impegno senza precedenti che conferma l’intenzione di Google di rendere i suoi dispositivi non solo all’avanguardia, ma anche incredibilmente duraturi.

Design e display: compattezza e luminosità

Il Pixel 10 rimane fedele alla sua vocazione di flagship compatto, pur presentando affinamenti nel design e miglioramenti cruciali nel display. Con dimensioni di 152,8 x 72 x 8,6 mm e un peso di 204 grammi, si impugna con facilità, distinguendosi dai colossi che dominano il mercato. La certificazione IP68 è un sigillo di qualità che garantisce resistenza ad acqua e polvere. Se proprio volessi essere pignolo, potrei scrivere che difficilmente lo si riconoscerebbe alla prima occhiata da un Pixel 9 e che più di una persona, vedendolo sulla scrivania, lo ha scambiato per un iPhone. Un pregio o un difetto? Lascio a voi l’ardua sentenza.

Il display è un gioiello di tecnologia. Si tratta di un pannello OLED da 6,3 pollici con risoluzione FHD+ (1080 x 2424 pixel). La vera novità, tuttavia, risiede nella luminosità: il display Actua raggiunge un picco incredibile di 3000 nit (sul Pixel 9 erano 2700), garantendo una visibilità perfetta anche sotto la luce diretta del sole. Il refresh rate è dinamico fino a 120 Hz, assicurando una fluidità visiva eccezionale durante lo scorrimento e il gaming. Protetto dal resistente vetro Corning Gorilla Glass Victus 2, il Pixel 10 è progettato per resistere all’usura quotidiana. Il mio consiglio, in ogni caso, è di calzare sempre una cover, visto che il Pixel 10 è scivolosissimo. Per fortuna il trattamento contro le ditate è ottimo.

Il comparto fotografico: tre obiettivi, zero sforzo

Google Pixel è sinonimo di mobile photography, e il Pixel 10 rafforza questa reputazione con un sistema a tripla fotocamera posteriore per la prima volta sul modello base. La filosofia rimane invariata: il miglior scatto si ottiene con la minor fatica, ma l’hardware è ora più completo e versatile.

Il sensore principale è un’unità da 48 Megapixel con apertura f/1.7 e stabilizzazione ottica dell’immagine (OIS), che garantisce scatti eccellenti in ogni condizione di luce, supportato ovviamente dall’elaborazione software del Tensor G5 per colori, nitidezza e gamma dinamica ineguagliabili.

A completare il trittico ci sono due aggiunte fondamentali:

  1. Ultra-Grandangolare: un sensore da 13 Megapixel con un ampio campo visivo, perfetto per paesaggi e architetture.
  2. Teleobiettivo Ottico 5x: l’arrivo di un teleobiettivo da 10,8 Megapixel con zoom ottico 5x e OIS è la vera svolta. Permette di catturare dettagli a distanza con una chiarezza finora riservata ai modelli Pro, estendendo la versatilità del Pixel 10. Lo zoom digitale arriva fino a 20x grazie all’intelligenza artificiale di Super Res Zoom.

Di seguito qualche scatto.

Software Fotografico: l’AI non si limita al miglioramento dell’immagine, ma introduce funzioni rivoluzionarie. La modalità Aggiungimi risolve l’eterno problema del “chi scatta la foto?” includendo automaticamente il fotografo in uno scatto di gruppo in modo realistico. Altre ottimizzazioni includono miglioramenti notevoli nelle prestazioni in modalità Notturna e nella stabilizzazione video.

Nonostante il modello base si limiti alla registrazione 4K a 60 fps con la fotocamera principale (lasciando l’8K ai modelli Pro), la qualità complessiva e l’affidabilità rendono il Pixel 10 un punto di riferimento assoluto per chiunque voglia risultati professionali senza doversi addentrare in complesse impostazioni manuali.

La fotocamera frontale sfrutta il sensore Sony IMX858 da 48 MP, lo stesso del Pixel 9.

Prestazioni, batteria e connettività

Il Tensor G5, affiancato da ben 12 GB di RAM, assicura prestazioni di livello superiore in ogni scenario, dal multitasking intenso al gaming più esigente. L’archiviazione interna è disponibile nei tagli da 128 GB e 256 GB (non espandibile), utilizzando memorie UFS 3.1 veloci e affidabili.

L’autonomia è un altro aspetto in cui il Pixel 10 fa un salto di qualità. La batteria da 4970 mAh è progettata per durare oltre 24 ore con un utilizzo tipico, estendendosi fino a 100 ore con la modalità di Risparmio Energetico Estremo. La ricarica è rapida via cavo a 30 W (fino al 55% in circa 30 minuti) e supporta la ricarica wireless Pixelsnap (certificata Qi2) fino a 15 W, oltre alla ricarica wireless inversa per alimentare accessori come le nuove Pixel Buds. In queste prime due settimane, sono sempre arrivato a sera con almeno il 30% di autonomia residua, un bel risultato per l’utilizzo aziendale che ne faccio io tutti i giorni.

Sul fronte della connettività, il dispositivo è a prova di futuro con supporto completo al 5G, Wi-Fi 6e e un connettore USB-C 3.2. L’introduzione del sensore di impronte digitali ultrasonico sotto il display offre uno sblocco più veloce e sicuro rispetto alla generazione precedente.

Il miglior Pixel di sempre?

A questa domanda potrò rispondere solo con la recensione completa, ma è indubbio che il Pixel 10 sia un ottimo smartphone. Disponibile a 899€, il Pixel 10 è molto più di un semplice aggiornamento. È la perfetta sintesi della visione di Google per lo smartphone moderno: un dispositivo in cui l’Intelligenza Artificiale non è un accessorio, ma il sistema operativo stesso.

Con il potente chip Tensor G5, una fotocamera a triplo sensore ora completa di teleobiettivo 5x, un display Actua luminosissimo e l’impegno di sette anni di aggiornamenti software, il Pixel 10 rappresenta un valore eccezionale. Per l’utente che desidera un telefono compatto, intelligente, con la migliore fotocamera “punta e scatta” sul mercato e un software sempre all’avanguardia, la risposta di Google per il 2025 è chiara e convincente.

Scritto da

Coordinatore Infermieristico per professione... Blogger per passione. Devo aggiungere altro?

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