Google Pixel 4a in prova @TheGeekerz

Confesso senza vergogna che questo Pixel 4a è il primo smartphone di Google che provo dopo il Nexus 4 del 2013 che comprai negli States.

Google Pixel 4a, un approccio diverso dal solito

Pur utilizzando tutti i giorni, anche se non come dispositivo principale, il mio iPhone X, che ha dimensioni simili, la prima presa di contatto con il Pixel 4a è un’esperienza completamente nuova. Molto leggero prima di tutto, grazie al policarbonato con cui è costruito ma, soprattutto dopo qualche ora di utilizzo, si distingue per l’incredibile velocità generale con la quale risponde ai miei comandi. Sicuramente l’interfaccia Android 11 pura e cruda è la maggior responsabile di questo ottimo risultato, ma non avere nessuna applicazione “spuria” (se mi passate il termine) contribuisce notevolmente.

La prova di questo Pixel 4a non può prescindere da una considerazione fondamentale: lo smartphone è stato presentato quasi sei mesi fa ormai (anche se è in vendita dallo scorso Ottobre) e, ovviamente, non c’è più nulla da scoprire, ma il gusto e la voglia di provare un Android “e basta” vale il tempo trascorso. Dal punto di vista HW il Pixel 4a è la sintesi perfetta del mid-level performante, nonostante il prezzo al quale fu messo in vendita pari a 389€, oggi veda concorrenti decisamente migliori, ma l’esperienza Android “nudo & crudo” e la certezza di almeno due anni e mezzo di aggiornamenti puntuali, dovrebbero ripagare ampiamente dei soldini spesi. Vediamo nello specifico la sua scheda tecnica:

  • Processore: Snapdragon 730G
  • Display: OLED da 5,8 pollici FullHD+
  • RAM: 6 GB LPDDR4x
  • Memoria: 128 Gb non espandibili
  • Fotocamera posteriore: 12 Mpx, stabilizzazione ottica+elettronica
  • Fotocamera anteriore: 8 Mpx
  • Sistema operativo: Android 11
  • Sicurezza: sensore impronte sulla scocca posteriore
  • Connettività: Wi-fi dual band, NFC, Bluetooth 5.0, GPS GLONASS, LTE 4G, nanoSIM+eSIM
  • Porte: USB “C”, Jack 3,5mm
  • Batteria: 3140 mAh con supporto ricarica rapida 18 WAtt
  • Audio: stereo
  • Dimensioni: 114 x 69,4 x 8,2
  • Peso: 143 gr

Sicuramente dopo l’utilizzo giornaliero di “padelloni” da 6,5 pollici ed oltre, abituarsi ad uno schermo da “soli” 5,8 pollici richiede qualche giorno. Non solo per la vista che cala (ho appena passato i 56 anni tondi) ma proprio per le diverse proporzioni del display nonostante, ed è sicuramente un pregio, le cornici, per quanto non sottilissime, rubano poco spazio allo schermo. Altro pregio dello schermo, almeno in questi primi giorni di utilizzo, è la sua luminosità che permette un’ottima visione anche sotto la luce diretta del sole.

Sono curioso di verificare come reagirà ad un uso quotidiano intenso la batteria da soli 3140 mAh, decisamente pochini in confronto a quello che offre la concorrenza. E’ anche vero che sul Pixel 4a non ci sono dotazioni HW tali da giustificare una batteria dalla capacità maggiore, così come l’ottimizzazione di Android 11 dovrebbe garantire un’efficienza tale da non mettere in crisi lo smartphone con il passare delle ore. Vista la fama guadagnata dal comparto fotografico dei modelli più dotati di Pixel, l’unica fotocamera del Pixel 4a è quanto meno singolare. In un’epoca dove abbondare con i sensori sembra essere il “must” assoluto, verificare la bontà di tale scelta è una delle prime cose che mi sono ripromesso di fare.

Chiudo qui questa prima presa di contatto con il Pixel 4a amici e vi do appuntamento alle prossime settimane per i soliti test che, come sempre, culmineranno nella recensione finale.

Stay tuned!

Scritto da

Coordinatore Infermieristico per professione... Blogger per passione. Devo aggiungere altro?

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