Fitbit Versa 4, la recensione @TheGeekerz

Come promesso, dopo la prima presa di contatto di un paio di settimane fa, ecco la recensione del Fitbit Versa 4 qui @TheGeekerz.

Fitbit Versa 4, la confezione

La confezione del Fitbit Versa 4 è di un bel colore grigio, molto elegante, che mostra l’immagine dell’orologio in primo piano. All’interno troviamo la basetta di ricarica a quattro pin con cavo di lunghezza adeguata, un componente del cinturino di lunghezza maggiore di quello di serie (per chi avesse il polso particolarmente grosso) e la manualistica di avvio rapido. Da sottolineare come il tutto sia sistemato molto ordinatamente in scomparti appositi. Da notare il logo by Google, a conferma dell’acquisizione dell’azienda californiana da parte del colosso di Mountain View.

VOTO: 8

Costruzione, Materiali, Design, Ergonomia

I materiali del Fitbit Versa 4 sono un inno alla leggerezza, solo 37 grammi di peso, risultato ottenuto grazie allo speciale alluminio anodizzato utilizzato per la cassa. La versione che ho al mio polso è quella di colore Nero /alluminio grigio grafite appunto, una tinta che rende lo smartwatch molto elegante, nonostante io non impazzisca per gli orologi quadrati. Il display è un AMOLED da 1,58 pollici, coperto da un vetro curvo 2,5D molto luminoso anche sotto la luce diretta del sole. Non molto sottili le cornici che, con lo spazio rimasto a disposizione, avrebbero potuto lasciare ancora qualche mm utile allo schermo. Sul lato sinistro della cassa troviamo l’unico tasto fisico che, dopo le precedenti esperienze non tutte positive con i soli comandi touch di altri Fitbit, garantisce un feeling decisamente migliore. Non è comodissimo per chi, come me, pur non essendo mancino, indossa l’orologio al polso destro, ma è un problema davvero trascurabile.

La disposizione dei sensori è la principale differenza con il Sense 2, il top di gamma Fitbit; è giusto ricordare che il Fitbit Versa 4 è garantito impermeabile fino a 50 metri di profondità. Il cinturino in dotazione è in semplice silicone con attacco da 24 mm e sgancio rapido che, se lo si desidera, può essere sostituito con i tanti presenti nello store ufficiale. Nonostante il display XL, le dimensioni restano decisamente accettabili: 40,5 x 40,5 x 11,2 mm

VOTO: 8,5

Hardware

Per il Fitbit Versa 4 non è possibile reperire i dati specifici della scheda tecnica, quali tipo di processore, capacità della batteria e della memoria. Diciamo, allora, che sono presenti il GS integrato, il chip NFC, con il quale adesso è possibile pagare attraverso Google Wallet, l’accelerometro a 3 assi, i sensori per rilevare la frequenza cardiaca ed il livello di ossigeno nel sangue (SpO2). Sul Versa 4 grazie al sensore cEDA che rileva i parametri essenziali per l’analisi dello stress, sarà possibile tenere sotto controllo questo importante aspetto della propria salute.

 VOTO: 8

Software

Il “motore” che muove il Fitbit versa 4, e tutti gli altri prodotti della casa californiana, per ora è ancora FitbitOS. Chi si aspettava che con l’acquisto dell’azienda da parte di Google si assistesse all’arrivo di WearOS dovrà aspettare ancora, sempre ammesso che questa possa essere la scelta. Per adesso dobbiamo, si fa per dire, accontentarci di alcune delle più conosciute applicazioni di Big G, come Wallet (proprio stasera ho configurato la mia carta di credito sul Versa 4) e Maps, che sarà attivo fra qualche tempo. Il sistema, che può (o forse deve) essere completato con l’opzione “Premium” per poter essere sfruttato al massimo delle sue possibilità, permette di gestire lo smartwatch in modo completo, consentendo anche di personalizzare con applicazioni, watchfaces e quadranti specifici il proprio Fitbit Versa 4. Tantissime le possibilità di controllo, comprese quella già citata dello stress, per finire ad un’analisi molto accurata del sonno e dell’attività cardiaca, tanto che in alcuni paesi, come gli States, ad esempio, i dati raccolti valgono come vera e propria anamnesi in caso di necessità. Se si attiva l’opzione Premium, si aggiungono funzioni molto interessanti come, fra le prime che mi vengono in mente, l’analisi delle funzioni del recupero fisico dopo sedute di allenamento particolarmente intense. Per onestà, nelle prime ore di funzionamento dopo la configurazione e l’accoppiamento con il mio Nothing phone (1), ho avuto qualche sconnessione di troppo, oltre che qualche difficoltà alla sincronizzazione dei dati, situazione che si è risolta nel corso dei giorni successivi. In confronto ai principali concorrenti non sono molte le tipologie di sport che si possono gestire: siamo ad una quarantina e per tre di queste c’è l’avvio automatico: camminata, corsa outdoor ed indoor. Con mio sommo dispiacere, anche sul Fitbit Versa 4 non c’è traccia del mio amato padel e, anzi, neanche del più generico “raquetball” per cui, caso mai foste appassionati e praticanti dello sport argentino che sta spopolando anche da noi, dovrete accontentarvi del “tennis”. Come altri concorrenti, la valutazione dei dati raccolti, esclusi gli sport più “famosi”, è uguale per tutti gli allenamenti.

Non mancano le possibilità di impartire alcuni comandi vocali grazie all’interazione con Alexa e di poter rispondere alle chiamate vocali direttamente dall’orologio. Decisamente limitata, invece, la risposta che si può inviare alle notifiche ricevute: in pratica solo qualche emoji e nulla di più. Fra i vari parametri che si possono controllare troviamo anche quelli relativi al ciclo mestruale, opzione, ne sono certo, molto gradita all’utenza femminile. Insomma, c’è “quasi” tutto quello che serve per essere alla pari con i migliori concorrenti.

VOTO: 8

Display

Come già citato precedentemente, il display del Fitbit Versa 4 è un’ottima unità AMOLED da 1,58 pollici, dal design squadrato con angoli morbidi ed arrotondati. Pur non essendoci dati precisi in merito alla luminosità massima ed alla risoluzione, lo schermo si legge molto bene anche sotto la luce del sole. Le transizioni non hanno nessun problema e il display funziona perfettamente. Pregevole l’Always-on-Display che, pur con lo svantaggio di qualche ora in meno di autonomia, permette di avere l’orario sotto controllo senza dover attivare il display ogni volta. Può essere personalizzato con quadranti diversi da quello di base o, molto più semplicemente “seguire” la watchface impostata nella schermata principale.

VOTO: 9

Autonomia

Anche in questo caso, non sono noti i dati di targa della batteria che equipaggia il Fitbit Versa 4. La casa dichiara un’autonomia di circa sei giorni quando utilizzato al massimo delle sue possibilità, un risultato che, almeno nel mio caso, non sono riuscito a raggiungere, dovendo rimettere in carica lo smartwatch alla fine del quarto giorno. Devo, però ammettere che non l’ho mai spento ed ho giocato diverse partite a padel utilizzandolo come tracker. I tempi di ricarica completa sono inferiori ai 9o minuti e, qualora fossimo intorno al 25% di autonomia, collegandolo alla sua basetta per una quindicina di minuti, potremo aggiungere ulteriori 24 ore di “rifornimento”.

VOTO: 8,5

Fitbit Versa 4, considerazioni finali

Arrivati alla fine di questa recensione, le conclusioni sul Fitbit Versa 4 non possono che essere positive. Secondo me si colloca esattamente a metà fra i migliori smartwatch (compresi i “cugini” WearOS) ed i fitness tracker più evoluti. L’acquisizione dell’azienda da parte di Google porta in dote Wallet e Maps (al momento ancora non attivo), applicazioni che regalano a questo dispositivo un notevole valore aggiunto. Peccato che per avere il pieno controllo di tutte le funzioni, soprattutto quelle che riguardano l’analisi della salute, sia necessario attivare l’abbonamento a “Premium” (gratis per i primi sei mesi) ma, in ogni caso, anche senza le rinunce non sono poi così gravi. Il prezzo del Fitbit Versa 4 è di 229,99€ e, almeno al momento, in rete si possono risparmiare poco più di 10€, come nel caso di QUESTA offerta.

VOTO FINALE: 8,3