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Wiko UFEEL Lite arrivato in redazione

Era da qualche mese che Wiko mancava dalle nostre scrivanie ma adesso, grazie a Claudia di Connexia, eccoci pronti a recensire Wiko UFEEL Lite, dispositivo mid-level della casa francese.

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Abbiamo “incontrato” Wiko UFEEL Lite per la prima volta allo scorso MWC di Barcellona, rimanendone impressionati, nonostante la fascia di prezzo cui appartiene, per l’alto livello costruttivo. Adesso, finalmente, abbiamo Wiko UFEEL Lite sulle nostre scrivanie, pronto per essere sottoposto ai nostri test che, come sempre culmineranno con la videorecensione finale.

Wiko UFEEL Lite è un dispositivo che si può acquistare nei migliori store on-line ad un prezzo inferiore ai 150€, ma promette prestazioni da smartphone di fascia superiore. Il suo display è un 5 pollici IPS con risoluzione HD (1280 x 720) e 294 ppi, che offre colori fedeli pur con qualche limite nella presentazione dei neri che tendono al grigio se aumenta l’angolo di visione. Il processore che muove Wiko UFEEL Lite è il Mediatek MT6735 Quad-core 1.3 GHz Cortex-A7  64 Bit, un must per dispositivi di questa fascia di prezzo; la GPU è una Mali 720. Ottima la memoria RAM, pari a 2 GB, mentre la memoria di sistema è di 16 GB espandibile con MicroSD.

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La fotocamera principale è da 8 Mpx (5 Mpx quella frontale, con flash selfie dedicato), dotata di alcune features molto interessanti: flash LED, HDR, stabilizzatore digitale, smile shot, dual view. Registra video a risoluzione FullHD @30 fps. La batteria è da 2500 mAh e sono veramente curioso di scoprire come si comporterà con il mio utilizzo tipico. Wiko UFEEL Lite offre una scocca particolare, un bel connubio alluminio/plastica, forse già visto su altri dispositivi, ma che la casa francese, grazie anche alla indovinata scelta dei colori, ha saputo rendere molto accattivante e adatto ad un pubblico molto giovane che si avvicina al mondo degli smartphone per la prima volta.

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Proprio per il target di pubblico cui è stato pensato, Wiko UFEEL Lite offre chicche come la radio FM, un ottimo lettore musicale ed il sensore delle impronte digitali integrato nel tasto centrale, di chiara ispirazione “coreana”. Lo stesso tasto offre la possibilità di compiere le azioni principali con semplici gestures: tornare indietro se sfiorato, tornare alla home se premuto, aprire il multi-tasking con una pressione prolungata e bloccare il telefono con un doppio click. Altre gestures potranno essere personalizzate secondo i gusti e le necessità degli utenti. Non manca manca il supporto al 4G LTE e Wiko UFEEL Lite non rinuncia ad una delle caratteristiche tipiche del brand: la doppia sim. Anche in questo caso non posso non sottolineare l’assoluta mancanza di omogeneità in questo campo. Non si può obbligare l’utente a cambiare il formato della propria scheda SIM ogni volta che cambia dispositivo: SIM, Micro SIM, Nano SIM… BASTA! Oltretutto i providers hanno individuato in questo ambito, un ulteriore mezzo per spillare soldi (come se non bastasse quello che paghiamo) all’utente, facendo pagare 10€ per ogni cambio scheda: una “follia” che non ha nessuna giustificazione tecnica.

Wiko UFEEL Lite, pronto per la “tortura”

Dopo lo sfogo, vi lascio alla videogallery e, come sempre, vi invito a seguirci per non perdervi i test cui sottoporremo Wiko UFEEL Lite oltre a tutte le prossime novità.

Scritto da

Coordinatore Infermieristico per professione... Blogger per passione. Devo aggiungere altro?

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